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17 November 2023

LA BUFERA È IL MIO VIOLINO: L'ULTIMA NOTTE DI ESENIN - Pierpaolo Capovilla, Luca Moccafighe, Paki Zennaro

 

Sergej Esenin, nato nel 1895 in un villaggio delle campagne di Ryazan, è stato un poeta che ha saputo catturare l'anima russa con la sua poesia intrisa di malinconia e disillusione, riflesso della sua tormentata esistenza. La sua abilità nel dipingere immagini vivide e commoventi attraverso le parole ha conquistato il cuore di molti lettori, rendendolo una figura iconica della letteratura russa del XX secolo. Tuttavia, dietro la bellezza dei suoi versi si celava una profonda sofferenza interiore, che si rifletteva nelle disperazione e nella nostalgia presenti nelle sue poesie. Il suo corpo esanime fu ritrovato la mattina del 28 dicembre del 1925, impiccato con la cinghia di una valigia ai tubi del riscaldamento, con un profondo taglio sul braccio destro al di sopra del gomito e un livido sotto l'occhio sinistro. La sua morte prematura ha aggiunto un'ulteriore dimensione di tragedia alla sua biografia, lasciando il racconto delle ultime ore del poeta avvolte nel mistero.

Proprio dalle ultime ore di vita di Esenin hanno preso spunto Capovilla, Moccafighe e Zennaro, per quello che è a tutti gli effetti un progetto sinergico e sinestetico capace di riunire poesia, teatro, musica e letteratura. La bufera è il mio violino: L'ultima notte di Esenin è infatti un dramma per sola voce scritto da Luca Moccafighe, interpretato da Pierpaolo Capovilla e musicato da Paki Zennaro, in cui si ripercorrono le ultime ore di vita del grande poeta russo, mescolando i suoi versi, i suoi numerosi amori e i suoi ricordi sia dolci che amari. Il volume infatti è corredato da un file multimediale che arricchisce l’esperienza del lettore dandogli accesso all’audio della lettura musicata, interpretata da Pierpaolo Capovilla, a ricordarci la grandezza della poesia russa e il dramma di un uomo dotato di una personalità complessa.

PIERPAOLO CAPOVILLA: una delle voci più importanti della musica alternativa italiana, grazie a Il Teatro degli Orrori prima, e l'attuale gruppo de I Cattivi Maestri, è anche performer dal vivo di successo di testi di Pasolini, Majakovskij e Artaud.

LUCA MOCCAFIGHE: autore di saggi come quello su Benjamin Fondane, e romanzi quali Ombra mai fu e Camera Oscura, ha tradotto anche scrittori come Jack London, Georg Buchner e Aleister Crowley.

PAKI ZENNARO: musicista poliforme, autore di colonne sonore di film quali Piccolo sole. Vita e morte di Henri Crolla e L'uomo segreto.


12 May 2023

CAMERA OSCURA - Luca Moccafighe



 COPERTINA:

RICCARDO CECCHETTI E SIMONA CAPRIOLI


Lo smarrimento non sempre ha un'accezione positiva, può invece rivelarsi fatale: è quanto accade ai protagonisti delle due vicende qui raccontate, solo in apparenza distanti nei luoghi e nel tempo. Quando l'abisso non solo ci sta guardando, ma forse ci sta venendo incontro. 

Il libro si compone di due racconti, entrambi ci svelano la storia dei protagonisti soprattutto attraverso le loro lotte. Il primo cerca di arrivare al lavoro mentre continua a perdersi per la città in una serie di inconvenienti che sembrano non farlo arrivare mai. Il secondo, un parroco di campagna, vive uno smarrimento che assume maggiormente i connotati della ricerca interiore. Il lettore di Camera Oscura viene trascinato in una serie di accadimenti che sviano continuamente i protagonisti dai loro obiettivi. Sono così i personaggi di Moccafighe, in lotta tra il libero arbitrio e il sentirsi in balìa degli eventi.

Luca Moccafighe, nato nel 1969 a Torino, ha pubblicato saggi su Jeff Buckley, Dario Fo, Nick Cave, ha tradotto Jack London, Georg Buchner, Aleister Crowley e Lawrence Ferlinghetti. Il suo ritratto romanzato di Benjamin Fondane è stato selezionato come libro del giorno dalla redazione di Qui Comincia, Rai Radio3. Nel 2020 ha pubblicato Ombra mai fu, la sua prima prova di narrativa pura


20 December 2020

Ombra mai fu di Luca Moccafighe - recensione di Luca Buoncristiano


Luca Moccafighe, autore tra i tanti dei volumi su Jeff Buckley e Nick Cave editi da Arcana, della traduzione di "Il testamento di Magdalen Blair" di Aleister Crowley e dello straordinario "Nella curva dell'essere" dedicato alla vita di Benjamin Fondane poeta, filosofo e cineasta, ucciso dalla follia nazista, torna in libreria con questo piccolo volume dedicato alla bizzarra storia di due fratelli uniti non solo dal sangue ma da un tragico, quanto singolare destino, quello di avere un'ombra sola in due.
Perché consigliare questo libro, perché nelle sue parole perfette, nella sua stesura impeccabile, c'è tutta la risposta ad una letteratura che non contempla più, o quasi, temi e modalità assolute. 
Qui c'è la sfida del tempo, perché pare di leggere un volume a cavallo tra i Secoli scorsi, una parabola o una favola al nero, così lontana da questo presente così poco seducente, eppure così vicina nel cuore di chi li la legge. 
Perché scrivere è anche un modo di essere e tentare un approccio critico al presente. L'uso della lingua che qui viene fatto, di certi arcaicismi, del grotesque, altro non sono che una critica alla contemporaneità e la storia che vi viene narrata è essa stessa una parabola di vita senza tempo ma sempre attuale. Dategli un'occasione, se non altro per provare qualcosa di così anticamente nuovo.
Luca Buoncristiano

11 December 2020

Recensione di Ombra mai fu di Luca Moccafighe - di Eugenio Di Donato


Ombra mai fu è una storia scritta in un italiano sorprendente, periodi lunghissimi si snodano lievi per pagine e pagine come se il flauto del fauno in copertina ne modulasse l’incanto. Racconta di due fratelli piuttosto brutti e quasi deformi che si dividono e contendono una sola ombra.

È la storia di un «difetto» impalpabile quasi a suggerire che in quanto tale non sia un vero difetto – «si parla del niente» – che simboleggia tutti i «diffetti», escrescenze impreviste e bizzarre che rompono la paciosa e rassicurante uniformità del conosciuto.

Ombra mai fu racconta del desiderio necessità di assomigliare a tutti i costi a ciò che esiste già, del bisogno impellente di «essere uguali», pena la morte, l’isolamento e la derisione continua da parte dell’altro. Della comunità che dovrebbe proteggere e che invece, simmetrica e omologata, dà prima del diverso, poi del matto e del demoniaco, e in fine addita come fuori posto. Una comunità inghiottita dalla stupidità, che incapace di riconoscere e riconoscersi trasforma l’inatteso in vittima e persino in carnefice di sé stesso, e nell’orgia dell’idiozia tutti insieme vittime e carnefici aizzano il mito della purezza e lo perseguono, e come ogni tentativo di estirpazione e rimozione di ciò che non è uguale a sé stesso, persino di ciò che non si può toccare, conduce al peggior scempio.

Eugenio Di Donato



13 November 2020

OMBRA MAI FU - Luca Moccafighe

Le ombre ci seguono, mute e silenziose, non chiedono nulla se non accompagnarci nel nostro cammino, ci accorgiamo di loro soltanto quando esse sono assenti, proprio come accade con tutte le cose buone della vita. Una vicenda grottesca con contorni drammatici, dove due fratelli si ritrovano a disputarsi un'ombra, in un tempo lontano nel quale i personaggi che si avvicendano compiono azioni e pronunciano concetti tutt'altro che superati anche ai giorni nostri, in un mondo che si evolve mutando soltanto di abito.

Luca Moccafighe, nato nel 1969 a Torino, ha pubblicato saggi su Jeff Buckley, Dario Fo, Nick Cave, ha tradotto Jack London, Georg Buchner e Aleister Crowley. Nel 2018, il suo ritratto romanzato di Benjamin Fondane è stato selezionato come libro del giorno dalla redazione di Qui Comincia, Rai Radio3. Ombra mai fu è la sua prima prova di narrativa pura.

«Veramente noi non sappiamo se la nostra malattia sia fisica o portata da chissà quale diavoleria… ecco in realtà riguarda la nostra ombra…»
«Che cosa?» rispose il medico guardandoli come se avessero pronunciato chissà quale stramberia.
«Sì, ecco» fu la risposta «noi due non abbiamo un’ombra per uno come tutte le persone, ne abbiamo una in due, questa sta esattamente a metà fra di noi e non siamo in grado di capire di chi sia, se sia mia o sua…»