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19 September 2022

SANGUE E LATTE di Eugenio Di Donato su LIBROMIOCAROAMICO - di Paola Atripaldi (Instagram)

 


Si intuisce sin dalle prime righe che questo romanzo sarà qualcosa di diverso da quello a cui un lettore è abituato. La storia lascia un senso di irrisolto (e irrisolvibile)il che, a mio parare, era quello che lo scrittore voleva ottenere: una disquisizione più su un principio che su un fatto. 

Il racconto è incentrato su Ludovico Travagli, ragazzo introverso, cresciuto in campagna, che per varie vicissitudini familiari si ritrova trapiantato in una grande città. La vita di Ludovico è segnata da alcuni eventi drammatici, e proprio il racconto di uno di questi darà inizio a una narrazione a spirale, che attraverserà momenti cruciali della sua esistenza, racconterà del desiderio di emergere per sottrarsi a un territorio, a un modo di fare, e perfino al proprio nome.

Lo scrittore Eugenio Di Donato attinge al proprio vissuto. Il risultato è una lettura interessante, fluida, accattivante. SANGUE E LATTE mi ha colpita tantissimo in senso positivo. Apprezzatissimo lo stile asciutto e assolutamente profondo.



28 June 2022

SANGUE E LATTE di Eugenio Di Donato su EUDEMOLIBRIA - di Silvia Pantò (Instagram)


Popolo di lettori, oggi vi presento un libro della letteratura contemporanea, un libro cui storia può essere percepita con tutti e cinque i sensi e quindi vissuta come reale sulla propria pelle, grazie allo stile semplice e diretto con il quale Eugenio di Donato racconta una storia di vita colma di forti contenuti.
Pubblicato da poco tempo dalla casa editrice internazionale El Doctor Sax , Sangue e latte (anche in versione spagnola con il titolo di Sangre y leche) è in breve arrivato sui comodini di molti amanti della lettura e non c’è da meravigliarsi, in quanto stiamo parlando di una storia che prende le redini dell’interesse già dalle prime righe.

Sangue e latte racconta una realtà paesana con la quale non è sempre semplice identificarsi, allo stesso tempo mette però in luce gli affetti familiari. È da questo tema che parte Ludovico (protagonista di questo bellissimo racconto) per poi svilupparne tanti altri.
Tra questi: l’importanza di esprimere sé stessi e le emozioni recondite che abbiamo dentro; eliminando l’abitudine di sentirsi solo un numero, e ancora, la presa di coscienza della verità e del dolore che a volte essa porta con sé… il conseguenziale coraggio di rialzarsi e agire.

Una vigorosa critica alla società contemporanea, fa spesso capolino tra un tema e l’altro, stabilendosi così come cornice perfetta di un racconto in cui l’autore, non ha altro desiderio che illustrare le fasi per raggiungere le luci dell’alba di una nuova vita.

25 May 2022

SANGUE E LATTE di Eugenio Di Donato su BIMAR BOOKS (Instagram)


"Avevo diciannove anni, ero sul binario e partivo per l'università, per la prima volta lasciavo casa per un lungo periodo di tempo. Mia madre mi urlò: " sangue e latte", che, nella nostra lingua, vuol dire DIVENTA UOMO.

Sangue e Latte, Eugenio Di Donato.

Questa è la storia di Ludovico Travagli, un uomo di quarantadue anni che ripercorre tra le pagine del libro, la sua vita fin dall'infanzia.

Utilizzando la tecnica del flusso di coscienza, il protagonista ci rende partecipi dei suoi traumi e di ciò che determinati avvenimenti traumatici gli hanno causato a livello psicologico e relazionale.

È molto piccolo quando per la prima volta sperimenta il dolore e la vergogna e capisce di non poter parlare con nessuno di ciò che gli è accaduto. Così si chiude in un silenzio assordante, che lo accompagnerà per molti anni durante l'età adulta. Un silenzio anestetizzante che ha come risultato un allontanamento dalla felicità.

Le tematiche affrontate nella lettura sono molteplici: lo stupro, la perdita di un figlio, il pregiudizio, la vergogna, la mancanza di comunicazione in famiglia, le aspettative genitoriali e tante altre.

Un libro breve, ma molto intenso e denso di significato.





 

28 February 2022

SANGUE E LATTE di Eugenio Di Donato su A BLANKE PAGE (Instagram)


Sangue e Latte, in due parole l’esistenza. Ludovico Travagli, ragazzo introverso, cresciuto in campagna, per varie vicissitudini familiari si ritrova trapiantato in una grande città. La vita di Ludovico è segnata da alcuni eventi drammatici, e proprio il racconto di uno di questi darà inizio a una narrazione a spirale, che attraverserà momenti cruciali della sua esistenza, racconterà del desiderio di emergere per sottrarsi a un territorio, a un modo di fare, e perfino al proprio nome.

Sangue e Latte affronta il grande tema della mancanza di comunicazione non solo tra generazioni diverse ma anche fra i singoli individui, capovolgendo il ruolo tradizionale della famiglia nell’archetipo del luogo del disincontro.«Per ora scrivo, mi concentro sulle parole. Sul senso che svelano. Sul racconto di un padre, un contadino che dissoda la terra, figlio di padri che avevano dissodato la terra, che alza lo sguardo e vede nel figlio, troppo alto e con i piedi e le mani troppo grandi, un fisico non adatto al lavoro nei campi. E per la prima volta nella catena dei padri e dei figli rinuncia a tramandare se stesso e gli dona un’altra possibilità. Mia madre mi ha spinto fuori di casa, ha agito come quel padre, anzi ha fatto di più, ha usato la sua forza per non farmi rientrare. Ha rotto la tradizione».

Quello che vi propongo oggi è un romanzo breve, un romanzo che possiamo definire di formazione.
Ludovico ripercorre tutta la sua vita a ritroso, cercando di comprendere i proprio sbagli e i propri traumi.
Ludovico è un uomo che accetta di aver bisogno di aiuto, che cerca aiuto e lo trova dopo una lunga ricerca.
Ludovico è un uomo che cerca la pace che gli è stata negata durante tutta la sua vita.
Ludovico ci aiuta a comprendere che cercare aiuto non è sbagliato e che dal passato si può imparare e cambiare.


Lo stile dell'autore è pulito, scorrevole, per niente pesante. È molto introspettivo e descrittivo, cosa che non guasta per niente.
Il libro si legge velocemente, in qualche ora, talmente che cattura e porta a riflettere insieme al personaggio principale, ma anche perché sono appena un centinaio di pagine. Un libro breve ma intenso.




 

06 February 2021

SANGRE Y LECHE de Eugenio di Donato en LAU_LAU_MON (Instagram)


"He dejado mi trabajo como ingeniero, el invocado contrato permanente. Nuestro hijo murió hace cinco años. Nacido muerto dice el informe del hospital. Bajo, a la derecha, en letra legible, tal y como se requiere, la forma del padre, la mía."

Pues así empieza Sangre y leche...
En ella Ludovico nos hace un repaso de su vida, pasado y presente, de lo que eran sus anhelos y en lo que ha resultado su presente.

"Escondí mi sentir para evitar ser defraudado, marginado, incomprendido."

"Me ahogaba, no estaba bien e, impertérrito, continuaba viviendo del mismo modo. Usaba cualquier excusa para eludir las señales de alarma que el cuerpo me enviaba."

He disfrutado mucho su lectura.

18 December 2020

Sangue e latte di Eugenio di Donato su Artemisrory_bookclub - di Federica Piras


Tutto ha avuto inizio da qui, da un semplice messaggio. Un giorno un autore sbucato fuori dal nulla mi ha scritto, sfidandomi con grande ironia e nonchalance – e voi sapete quanto io ami profondamente l'ironia – a leggere il suo romanzo, e magari a commentarlo. Diceva che sarebbe stato un gesto forte da parte mia. 


E così è stato: forte e genuino come il libro di cui ora voglio parlarvi.Ci troviamo in un castello di regole e rigida consuetudine; in aperta campagna, dove il tempo è scandito dai ritmi della semina, del raccolto e delle stagioni, sullo sfondo di una comunità riottosa al nuovo e di una famiglia vecchio stampo. Ma quel tempo è già trascorso, pur sopravvivendo nel presente.

Perché il nostro vissuto ci condiziona sempre, addossandoci il ruolo acclamato e richiesto dalla società. Perché non siamo null'altro che questo: un insieme sconnesso e vacillante di tradizione, abitudini e costumi ereditari. È incredibilmente difficile trovare la propria strada, avventurarsi al di fuori del caldo nido innervato dalla dea Educazione. È puro dolore recidere il legame con le origini, sofferta la lotta per sradicare la memoria, come far deragliare un treno lanciato in corsa lungo una traiettoria già segnata.

In poco più di un centinaio di pagine è condensata tutta l'essenza della fragilità umana, marchingegno difettoso e deciso a fermarsi.
Questa è la storia di Ludovico Travagli, che già nel nome porta i segni della sfida che si chiama vita.

"Latte e sangue", così si dice in Abruzzo per invitare chi si incontra a diventare uomo, a crescere ed evolvere. Ed è proprio questo il fulcro, l'Essenziale.
Non basta esistere per essere. Bisogna anche afferrare, stringere ciò che di buono la vita ha da offrirci.
Rinnegare il passato, questo no, mai: accettarne le implicazioni, perdonare se stessi sempre.
Aprirsi al dialogo, dismettere il giudizio: parlare e finalmente strapparci al vincolo alienante di castrazioni, a cui noi stessi, spesso, ci condanniamo.

Eugenio di Donato ha uno stile che ho amato moltissimo: direi "ermetico" e al contempo estremamente schietto, nudo, graffiante nella sua semplicità. Le parole sono come i tagli su tela di Fontana: ferite aperte, da cui trapela la luce. È stata una delle letture più belle di quest'anno, ha lasciato il segno.