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11 January 2023

FERLINGHETTI: UNA VITA di Neeli Cherkovski su MIVIENEDALEGGERE - di Giovanna Pietrini (Instagram)


Vi piacciono le biografie? Non potete non leggere questo bel libro pubblicato dalla casa editrice El Doctor Sax , lettura che ha chiuso l'anno vecchio e iniziato quello nuovo.

È la vita di Lawrence Ferlinghetti animatore insieme a Kerouac e Ginsberg della Beat Generation, raccontata da Neeli Cherkovski, agente letterario. Un ribelle, un attivista che negli anni cinquanta si stabilì a San Francisco. Aveva appena fondato la libreria e casa editrice City Lights, chiedendo il permesso a Charlie Chaplin di usare il titolo del suo film famoso, quando Allen Ginsberg aveva letto il suo Howl ad un prorompente reading e Ferlinghetti gli mandò un telegramma ricalcando il testo di Emerson scritto per Whitman quando uscì Foglie di erba: "Ti saluto all'inizio di una lunga carriera". Ebbe il coraggio di pubblicare l'Urlo di Ginsberg, una raccolta di versi che all'America ben pensante procurò uno choc mentre per i ragazzi divenne la Bibbia. Un pezzo che gli costò diversi mesi di prigione. È autore di un romanzo surrealista, Lei, dove molti sono i passaggi dedicati alla città eterna.

Il poeta vivrà 102 anni, ma quante vite ci sono state dentro la sua vita? Quanti sogni ha divulgato? Non dimostrava il secolo che si portava addosso e soprattutto non gli importava granché; a importargli sono gli avvenimenti, gli amici, le storie che gli hanno riempito la vita.

Ferlinghetti dice che solo la poesia può offrirci la forza, nell'anima e nella mente per affrontare la vita, anche se non riusciamo a risolverla; può restituirci la pace sottratta dalle menti ottenebrate dal disagio della violenza.




 

15 December 2022

FERLINGHETTI: UNA VITA - Neeli Cherkovski

TRADUZIONE: 
LUCA MOCCAFIGHE 

COPERTINA: 
RICCARDO CECCHETTI     

Potrebbe sembrare ironico il sottotitolo una vita alla biografia di Lawrence Ferlinghetti, visto che nei suoi quasi 102 anni vissuti a pieno è stato studente, marinaio, poeta, pittore, libraio, editore e attivista. Quante vite ci sono state nella vita di Ferlinghetti? E quante vite ha cambiato l’incontro con il fondatore di City Lights? Nel 1979 questa è stata la prima biografia scritta sul Bardo di North Beach, qui tradotta per la prima volta da Luca Moccafighe, nella sua versione aggiornata al 2021. Cherkovski ci trascina nel racconto dickensiano della grande avventura che ha portato un ragazzino vivace, nato praticamente orfano, a girare per il mondo, prima da marinaio, poi da studente e infine, negli ultimi anni della sua vita, come intellettuale a tutto tondo. Senza Lawrence Ferlinghetti probabilmente la Beat Generation sarebbe rimasta muta, così come alcuni autori europei non sarebbero mai stati tradotti negli Stati Uniti. Questa biografia ripercorre attraverso i diari, le opere e tanti aneddoti divertenti, una vita che, con semplicità e coraggio, ha attraversato e rivoluzionato il Novecento.

Neeli Cherkovski (Santa Monica 1945) ha insegnato letteratura e filosofia al New College of California di San Francisco. È autore delle biografie ufficiali di Lawrence Ferlinghetti, Bob Kaufman e Charles Bukowski, del quale è stato amico e agente letterario. Promotore del San Francisco Poetry Festival, ha pubblicato Whitman's Wild Children, una raccolta di saggi sui poeti che ha conosciuto, tra i quali McClure, Wieners, Broughton, Lamantia, Ginsberg, Everson e Corso.


«Tutto ciò che volevo fare era dipingere luce sui muri della vita».
Lawrence Ferlinghetti



15 May 2018

Il primo Dio di Emanuel Carnevali - Rensioni dei lettori su Amazon


IL TORMENTO DELLA VITA
Quando il dolore di vivere si tramuta in capolavoro. Un'esistenza che racchiude molteplici vite, tutte accomunate da un tormento esistenziale simile al martirio. Ascesa e caduta, sanità e follia. La nascita di un Dio, l'unico Dio.
Stefania Maggio


MI È PIACIUTO
Emanuel Carnevali è un autore "dimenticato" che desta profonde emozioni. Un libro commovente da riscoprire e rileggere a distanza di tempo. Lettura Consigliata.
Cliente Amazon


BELLO MA UN PO' COMPLICATO
Libro molto bello e complesso di uno scrittore molto poco conosciuto da noi in Italia, ma che era diventato un caso letterario negli Stati Uniti.
Marcella Vigna


MERAVIGLIOSO
Non conoscevo l'autore, ma non si può non rimanerne affascinati ed al tempo stesso estasiati per lo stile dell'autore.
1911dc


LIBRO NUOVO E MOLTO BELLO
Mi sento di consigliare vivamente questo libro e la casa editrice a tutti quanti
si possono toccare puntualità e bellezza.
Cliente Amazon










26 April 2018

DISTURBANDO L'AMERICA - Emanuel Carnevali


Emanuel Carnevali (Firenze, 4 dicembre 1897 - Bologna, 11 gennaio 1942), questo sconosciuto scrittore italiano emigrato sedicenne negli Stati Uniti a cercar fortuna. Fortuna non ne ha trovata ed è diventato poeta; Carnevali ci racconta il dramma di un'esistenza che non trova pace fin dall'infanzia, che lo spinge ad emigrare in America, dove il suo desiderio di affermazione si scontra contro una società che lo emargina e lo relega a umili lavori. Impara l'inglese da autodidatta e comincia a scrivere, soprattutto poesia, ma proprio quando successo e riconoscimenti di grandi scrittori come Sherwood Anderson ed Ezra Pound sembrano sfiorarlo, si ammala. Colpito da una forma acuta di encefalite che lo costringe a tornare in Italia, conclude i suoi giorni in un manicomio.



In questo volume abbiamo raccolto tutte le poesie di Emanuel Carnevali (alcune inedite), riproposte in versione originale e tradotte all'italiano, testimonianze dirette dell'avventurosa e sofferta vita del "Poeta Nero" o "Uomo vuoto”, come lo definì William Carlos Williams.





«L’Italia è una piccola famiglia, 
L’America è un’orfana
indipendente e arrogante,
pazza e sublime,
senza una tradizione che la guidi,
si butta in una folle corsa che chiama progresso. 
America così terribilmente laboriosa,
costruttrice di città meccaniche.
Ma nella fretta la gente dimentica di amare;
ma nella fretta abbandona e perde la gentilezza
E la fame è il patrimonio dell’emigrante (..)»

Emanuel Carnevali










24 March 2018

¡MÁS LUZ! - La amplia visión angular de Lawrence Ferlinghetti (Traducción al Español de Juanjo Monsell)






Mi ex mujer fue la inspiración para Against the Chalk Cliffs. Los acantilados están sobre la playa de Bolinas, California, donde solíamos pasar el tiempo cuando vivíamos en North Beach, San Francisco. Los acantilados no son realmente de tiza pero yo sentía que ‘’chalk’’ en el título le otorgaba al asunto una sensación de fragilidad y vulnerabilidad. Yo sentía que ella era frágil. Lo pinté en mi primer estudio en San Francisco, en el 9 de Mission Street cerca del Embarcadero (el edificio Audiffred). Heredé el estudio de Hassel Smith, el pintor figurativo que había virado hacia lo no-objetivo. Allí había otros pintores del movimiento figurativo de San Francisco en el mismo piso, Frank Lobdell entre ellos. Era un estudio magnífico, un gran loft en un tercer piso con vistas a la Bahía. No había calefacción exceptuando una pequeña estufa de carbón, y, por encima de la planta baja, no había electricidad (exactamente igual que París – ciudad que acababa de abandonar). El alquiler eran 29$ al mes. En el segundo piso estaba el club ‘’Seven Seas’’ de Alcohólicos Anónimos y, durante la Gran Huelga del Puerto de los años treinta, algunos líderes sindicales como Harry Lundgren o Harry Bridges también tenían allí sus oficinas.





‘’Lo único que quería hacer era pintar la luz del sol sobre el costado de las casas’’, decía Edward Hopper (o algo por el estilo) y hubo legiones de poetas y cineastas obsesionados con la luz. Yo encajaría perfectamente con el romántico visionario e irracional que dice que la luz va antes y que la oscuridad no es más que una sombra fugaz que hay que eliminar con más luz. (‘’¡Más luz!” gritó el poeta al morir). Los poetas y los pintores son portadores naturales de luz y lo único que yo quería hacer era pintar luz en las paredes de la vida. 

Yo nunca quise ser un poeta. Me eligió, yo no lo elegí. Cuando uno se convierte en poeta lo hace, si no en contra de su voluntad, en contra de su buen juicio. Yo quería ser pintor pero, de los diez años en adelante, no han dejado de aparecer estos malditos poemas. Quizás algún día me abandonaran y podré retomar la pintura. 

Door to the Sea, una gran pintura, está ligeramente basada en el Door to the River de Willem de Kooning. Comenzó como una pintura totalmente abstracta, pero se colaron figuras humanas. Al haber crecido en Nueva York, me identifico, obviamente, con los expresionistas abstractos neoyorquinos, que eran mis coetáneos, y, al principio, trataba de pintar como de Kooning y Franz Kline y Robert Motherwell pero, en realidad, no poseía en absoluto su misma visión ya que la figura humana (hombre o mujer) siempre surgía. Más tarde, expresé este conflicto en una pintura llamada Triumph of the New York School, un gran lienzo con formas lineales negras superpuestas sobre humanos. Hago una distinción entre ‘’no-objetivo’’ y ‘’abstracto’’. Una pintura no-objetiva no es una ‘’abstracción’’ de un objeto o escena actual. Es una nueva creación que no tiene ninguna referencia fuera de ella. De este modo, ‘’expresionistas abstractos’’ es nombre inapropiado, pero así es como se hicieron conocidos, debido a la semántica descuidada de algún crítico.



El sol agradable del impresionismo crea poemas de luz y sombras. La luz rota del expresionismo abstracto crea poemas de caos. 

Las imágenes aparecen y desaparecen en la poesía y la pintura, salen de un vacío oscuro y entran de nuevo, mensajeros de luz y lluvia, elevan sus brillantes lámparas centelleantes y se desvanecen en un instante. Pero pueden ser vislumbradas el tiempo suficiente como para grabarse como sombrar en una pared de la caverna de Platón. 

El título Manhattan Transit está adaptado del libro de John Dos Passos. También fue pintado en el 9 de Mission Street. En aquellos días, antes de que Gesso apareciese en el mercado, los pintores cubrían sus lienzos crudos con cola de piel de conejo. Yo calentaba el bote de cola en la estufa de carbón. Esta es una de las tres o cuatro pinturas abstractas que hice en los cincuenta, un tiempo en el que realmente no sabía cómo dibujar. Era una salida fácil (¡cuántos otros pintores aspirantes hacían lo mismo!).



A través del arte, crea orden afuera del caos de la vida.


Los dibujos con carboncillo estaban basados en las poses de un minuto de modelos de estudio, generalmente llamados ‘’dibujos gestuales’’, y se hacían en los ochenta y noventa en mi estudio de Hunters Point Shipyard, en San Francisco. Al dibujo original, en todos los casos, añadía más tarde otra cara o cuerpo en un intento de otorgarle un poco de ambigüedad o misterio. No porque no haya misterio suficiente en un cuerpo desnudo, masculino o femenino.




De todos modos, ¿qué hace un cuerpo desnudo en la tierra y cuál es su misteriosa existencia? Además de eso, existe lo que suele llamarse ‘’el misterio de la Mujer’’, un concepto romántico que la dotaba de un atractivo inalcanzable e inescrutable tanto sexual como espiritual. Después, la revolución feminista bajó a la Mujer de su pedestal. Pero el cuerpo permanece igual.

Ten amplia visión angular: cada mirada, un vistazo del mundo. Expresa la vasta claridad del mundo exterior, el sol que nos ve a todos, la luna que esparce sombras sobre nosotros, estanques de jardín tranquilos, sauces en los que cantan tordos escondidos, crepúsculo que desciende junto con el río por los grandes espacios que se abren sobre el mar… Marea alta y llamada de la garza… Y la gente, la gente, sí, por toda la tierra, hablando lenguas de Babel. Dales voz a todos ellos.



Oh Pocahontas, Pocahontas! está destinada a expresar mi compasión por esta joven India Americana y todo lo que sufrió a manos de blancos admiradores y explotadores. Esta pintura no tiene nada que ver con la precisión histórica. Las imágenes de Pocahontas en esta pintura son imágenes recordadas de un libro para niños que debí de leer cuando tenía unos diez años. Durante todos estos años, he cargado este pequeño retablo, listo para ser proyectado en mi cráneo en cualquier momento. Ese tipo de instantáneas constituyen nuestras memorias y, cuando se bosquejan sobre un lienzo años después, reviven con toda su intensidad original (si el pintor es lo suficientemente bueno como para capturarla).



Lovers es otra gran pintura del que probablemente fue el modelo más bello que jamás haya tenido en mi estudio, una joven mujer pelirroja, seguramente posando por primera vez. Había frescor y pureza sobre ella. Más tarde, añadí la cabeza de un hombre barbudo y un poco más viejo que ella, quizás imaginando lo que sucedería en su futuro.






La poesía es la distancia más corta entre dos humanos. 

El Arte no es Casualidad. La Casualidad no es arte, excepto por casualidad. 

El brillo del sol de la poesía proyecta sombras. Píntalas también. 

Pinta como un demonio despierto, obsesionado. Lo que es importante en una pintura son sus fascinantes y misteriosas manifestaciones de vida. Así que dime qué vida hay para ti en tu pintura. Sé entusiasta. Excítate. No estés simplemente sentado. Excita la imaginación.



This Is Not a Man es claramente un juego con Ceci n’est pas une pipe de la pintura de René Magritte. Sin embargo, la pintura no tiene nada que ver con el Francés. La historia real se remonta a los años cuarenta, cuando uno de mis hermanos era el asistente del alcaide en la prisión de Sing Sing en el Hudson, en Nueva York. Tenía que presenciar todas las ejecuciones en la horrible silla vieja de madera con sus cables eléctricos, gruesas correas de piel para brazos y piernas y un pesado casco para la cabeza. Era un panorama espantoso incluso sin un hombre en él. Después de que mi hermano muriese, entre sus papeles se encontró una foto en blanco y negro de un hombre en la silla apunto de ser freído. En el reverso de la foto, escritas con lápiz, estaban las instruccioes para el ejecutador: ‘’Acopa los electrodos a la cabeza y las piernas”, etc. Serigrafié la foto en un lienzo y, después, pinte en él. Fue utilizada en una campaña mundial contra la pena capital y sigue estando disponible para ese uso. Pero la barbarie continúa. ¡Adelante, Soldados Cristianos!, ¡Matar o morir! En dos mil doce años de Cristianismo hemos sido capaces de mantener nuestros instintos más salvajes. 



Lo que tengo en mente es el arte como lugar para profundizar en el destino del hombre.






‘’Me he ganado el exilio’’ ha sido siempre una de mis citas favoritas de EP – una última palabra en su larga expatriación. ¡Tanta vida cupo en esa única línea de poesía! Es quizás una declaración vital tan fuerte como el ‘’En medio del camino de nuestra vida me encontré por una selva oscura” de Dante. Mi estudio abstracto de la cabeza de Pound está basado en un dibujo abstracto similar de Gaudier-Brzeska en la cubierta de la edición de New Directions de los Personae de Pound. Además del original, que todavía poseo, hay tres copias, ligeramente más pequeñas que el original – uno en la librería City Lights en San Francisco, uno en New Directions en Nueva York y uno propiedad de la hija de Pound, Mary de Rachewiltz en el norte de Italia. La visité hace casi diez años. Lógicamente podía haber estado molesta por mi escandalosa crítica de Pound en Americus: Book I pero, evidentemente, estaba contenta por el retrato pintado por mí. Ella es una valiente defensora de su padre, por supuesto. 



El arte tiene que hacerse por su cuenta, sin explicaciones, y para la poesía sucede lo mismo. Si el poema o la pintura tienen que explicarse, entonces hay un fallo en la comunicación.


Lawrence Ferlinghetti
Traducción: Juanjo Monsell


23 March 2018

PIÙ LUCE! - La visione grandangolare di Lawrence Ferlinghetti (traduzione di Gabriele Nero)






La mia ex-moglie è stata l'ispirazione per Against the Chalk Cliffs. Le scogliere sono vicino spiaggia di Bolinas, in California, dove passavamo del tempo quando vivevamo a North Beach, a San Francisco. Le scogliere non sono in realtà di gesso ma ho sentito che il "gesso" nel titolo conferiva al quadro un senso di fragilità e vulnerabilità. La sentivo fragile. L'ho dipinto nel mio primo studio a San Francisco, al 9 di Mission Street vicino all'Embarcadero (l'edificio Audiffred). Ho ereditato lo studio di Hassel Smith, il pittore figurativo che si era rivolto verso il non obiettivo. C'erano altri pittori del movimento figurativo di San Francisco sullo stesso piano, tra cui Frank Lobdell. Era uno studio magnifico, un grande loft al terzo piano con vista sulla baia. Non c'era riscaldamento se non per una piccola stufa a carbone e, al piano di sopra  non c'era nemmeno l'elettricità (proprio come Parigi, la città da cui ero appena andato via). L'affitto era di $ 29 al mese. Al secondo piano c'era il club "Seven Seas" degli Alcolisti Anonimi e, durante il Great Harbor Strike degli anni '30 (il grande sciopero dei portuali, ndt), anche alcuni dirigenti sindacali come Harry Lundgren o Harry Bridges avevano i loro uffici lì.


"Tutto quello che volevo era dipingere la luce del sole sulle facciate delle case", disse Edward Hopper (o qualcosa del genere) e c'erano legioni di poeti e cineasti ossessionati dalla luce. Concordo perfettamente con quel visionario romantico e irrazionale che dice che la luce venne prima di tutto, e che l'oscurità non è che un'ombra fugace che deve essere eliminata con più luce. ("Più luce!" Gridò il poeta in punto di morte). Poeti e pittori sono portatori naturali di luce e tutto quello che volevo fare era dipingere la luce sui muri della vita.

Non ho mai voluto essere un poeta. La poesia ha scelto me, io non l'ho scelta. Quando diventi un poeta, lo fai, se non contro la tua volontà, contro il tuo buonsenso. Volevo fare il pittore ma, da quando avevo dieci anni, queste maledette poesie non hanno più smesso di manifestarsi. Forse un giorno mi abbandoneranno e potrò riprendere a dipingere.

Door to the Sea, un quadro molto grande, è vagamente ispirato alla Door to the River di Willem de Kooning. È iniziato come un dipinto totalmente astratto, ma mi resi conto che si erano insinuate delle figure umane. Crescendo a New York, mi sono identificato, ovviamente, con gli espressionisti astratti di New York, che erano i miei contemporanei, e, all'inizio, ho provato a dipingere come Kooning e Franz Kline e Robert Motherwell ma, in realtà, non avevo più la loro stessa visione da quando questa figura umana (uomo o donna) emerse dalla tela. Più tardi, ho espresso questo conflitto in un dipinto intitolato Triumph of the New York School, una grande tela con forme lineari nere sovrapposte a figure umane. Faccio una netta distinzione tra "non oggettivi" e "astratti". Un dipinto non oggettivo non è una ''astrazione'' di un oggetto o di una scena corrente. È una nuova creazione che non ha alcun riferimento al di fuori di essa. In questo modo, "espressionisti astratti" è un nome inappropriato, ma è così che sono diventati noti, a causa della semantica trascurata di alcuni critici.



Il piacevole sole dell'impressionismo crea poesie di luce e ombre. La luce spezzata dell'espressionismo astratto crea poesie di caos.

Le immagini appaiono e scompaiono nella poesia e nel dipinto, escono da un vuoto oscuro e rientrano, messaggeri di luce e pioggia, alzano le loro lampade scintillanti e svaniscono in un istante. Ma possono essere intravistieabbastanza a lungo da essere immortalati come le ombre sulle pareti della caverna di Platone.

Il titolo Manhattan Transit è adattato dal libro di John Dos Passos. Anch'esso è stato dipinto al 9 di Mission Street. A quei tempi, prima che Gesso arrivasse sul mercato, i pittori ricoprivano le loro tele grezze con colla di pelle di coniglio. Ho riscaldato la pentola di colla sulla stufa a carbone. Questo è uno dei tre o quattro quadri astratti che ho fatto negli anni Cinquanta, in un momento in cui davvero non sapevo come disegnare. È stata una facile via d'uscita. (Quanti altri aspiranti pittori hanno fatto lo stesso!)



Attraverso l'arte, crea l'ordine al di fuori del caos della vita.

I disegni a carboncino erano basati sulle pose di un minuto di modelli di studio, generalmente definiti "disegni gestuali", e furono realizzati negli anni Ottanta e Novanta nel mio studio su Hunters Point Shipyard, a San Francisco. Al disegno originale, avevo aggiunto dopo aggiunto un'altra faccia o corpo, nel tentativo di concedergli un po 'di ambiguità o mistero. Non perché non ci sia abbastanza mistero in un corpo nudo di una donna o di un uomo.



Ad ogni modo, cosa fa un corpo nudo sulla terra e qual è la sua esistenza misteriosa? Oltre a ciò, c'è quello che viene solitamente chiamato "il mistero della donna", un concetto romantico che l'ha dotata di un'attrazione irraggiungibile e imperscrutabile, sia sessuale che spirituale. In seguito, la rivoluzione femminista ha fatto scendere la Donna dal suo piedistallo. Ma il corpo rimane lo stesso.

Mantieni un'ampia visione angolare: ogni sguardo è uno scorcio di mondo. Esprimi l'immensità del mondo là fuori: il sole che ci vede tutti, la luna che sparge ombre su di noi, i tranquilli stagni da giardino, i salici dove canta nascosto il tordo, il crepuscolo che cade lungo il fiume che scorre per infiniti spazi che si aprono sul mare ... l'alta marea e i versi dei gabbiani... E poi  la gente, sì, la gente, sparpagliata per tutta la terra e che parla lingue babeliche. Dai voce a tutti loro!



Oh Pocahontas, Pocahontas! Ha lo scopo di esprimere la mia compassione per questa giovane nativa americana e tutto ciò che ha sofferto per mano di corteggiatori bianchi e sfruttatori. Questo dipinto non ha nulla a che fare con la precisione storica. Le immagini di Pocahontas di questo dipinto sono immagini di ricordi in un libro per bambini che devo aver letto quando avevo circa dieci anni. In tutti questi anni ho portato questo piccolo tableau in giro, pronto ogni volta a essere proiettato nel mio cervello . Queste istantanee compongono la nostra memoria e quando vengono lanciate su una tela, anni dopo, tornano in vita con tutta la loro intensità originale (se il pittore è abbastanza bravo da saperle catturare).



Lovers è un altro quadro molto grande, in cui è rappresentata probabilmente la modella più bella che abbia mai avuto nel mio studio, una giovane donna dai capelli, che probabilmente sta posavaper la prima volta. C'era freschezza e purezza in lei. Più tardi, ho aggiunto la testa di un uomo barbuto e un po 'più grande di lei, forse immaginando cosa sarebbe successo nel suo futuro.



La poesia è la distanza più breve tra due esseri umani.

L'arte non è casuale. Il caso non è arte, se non per caso.

La luce del sole della poesia proietta ombre. Dipingi anche quelle.

Dipingi come un demone sveglio, ossessionato. Ciò che è importante in un quadro sono le sue affascinanti e misteriose manifestazioni di vita. Allora dimmi cos'è la vita per te nella tua pittura. Appassionati! Eccitati! Non fermarti! Eccita l'immaginazione!



This Is Not a Man è chiaramente un gioco riferito a Ceci n’est pas une pipe il quadro di René Magritte. Tuttavia, il dipinto non ha nulla a che vedere con il francese. La vera storia risale agli anni quaranta, quando uno dei miei fratelli era l'assistente del direttore nella prigione Sing Sing sull'Hudson, a New York. Doveva assistere a tutte le esecuzioni sull'orribile vecchia sedia di legno con i suoi cavi elettrici, spesse cinghie di cuoio per braccia e gambe, e un casco pesante. Era uno scenario spaventoso anche senza un uomo seduto sopra. Dopo che mio fratello morì, tra le sue carte c'era una foto in bianco e nero di un uomo sulla sedia che stava per essere fritto. Sul retro della foto, scritte a matita, c'erano le istruzioni per l'esecutore: "Metti gli elettrodi alla testa e alle gambe, ecc." Ho serigrafato la foto su una tela e poi l'ho dipinta. È stato utilizzato in una campagna globale contro la pena di morte ed è ancora a disposizione per tale uso. Ma la barbarie continua. Avanti avanti, soldati cristiani! Uccidi o verrai ucciso! In 2012 anni di Cristianesimo siamo stati in grado di mantenere intatto il nostro istinto più selvaggio.



Quello che ho in mente è l'arte come uno spazio per approfondire il destino dell'uomo.



"Ho sconfitto il mio esilio" è sempre stata una delle mie citazioni preferite di Ezra Pound - l'ultima parola sul suo lungo espatrio. Tanta vita è rinchiusa in quella linea di poesia! È forse una dichiarazione di vita quasi altrettanto forte di quella di Dante "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura". Il mio studio astratto sulla testa di Pound si basa su un disegno altrettanto astratto di Gaudier-Brzeska sulla copertina dell'edizione New Directions di Pound, Personæ. Oltre all'originale che possiedo ancora, esistono solo altre tre copie, leggermente più piccole: una alla libreria City Lights di San Francisco, una alla New Directions a New York, e una di proprietà della figlia di Pound, Mary de Rachewiltz, nel nord Italia. L'ho visitata quasi dieci anni fa. Comprensibilmente, avrebbe potuto essere arrabbiata con me per la mia rauca critica di Pound in Americus: Book I, ma evidentemente è stata contenta del mio ritratto . Difende con valore la memoria di suo padre, naturalmente.



L'arte deve farcela da sola, senza spiegazioni, e la stessa cosa per la poesia.  Se la poesia o il quadro devono essere spiegati, allora c'è qualcosa che non va nella comunicazione.


Lawrence Ferlinghetti
Traduzione: Gabriele Nero