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28 November 2025

I VÀGERI - Lorenzo Viani


Dimenticate le favole morali e l'eleganza letteraria: l'opera narrativa di Lorenzo Viani, di cui I vàgeri è un esempio fulminante, è un pugno nello stomaco alla borghesia perbenista. Campione dell'espressionismo dialettale, Viani arma la sua prosa con il gergo viareggino e quello marinaro, un linguaggio crudo, irriverente e potentissimo che non chiede scusa a nessuno. Nelle sue pagine, vagabondi, malati e portuali sono sottratti alla pietà per essere elevati a figure mitiche: gli ultimi eroi, puri e indomiti, che con la loro vita randagia svelano l'ipocrisia di una società ossessionata dalle apparenze. Viani non descrive i volti, li deforma con l'irrequietezza di un'anima in tempesta e con un turbamento profondo, trasformando il disagio esistenziale in una violenta, tragica, bellezza letteraria che ancora oggi disturba e affascina. 


Lorenzo Viani (1882–1936) fu un ciclone intellettuale, pittore espressionista e scrittore che rifiutò ogni conformismo, definendosi un anarchico viscerale. Viareggino di nascita, dopo aver assimilato la lezione espressionista di Munch a Parigi, la sua arte, come la sua vita, rimase un atto di costante ribellione. Nonostante un'iniziale e controversa simpatia per il fascismo, abbandonata già intorno al 1931, Viani rimase ossessionato dalla autenticità degli ultimi. Tra le sue opere ricordiamo Parigi, diario dei suoi anni francesi, e Le chiavi nel pozzo, una straziante incursione nel manicomio di Magliano, testimoniando la sua costante empatia verso gli emarginati. Morì nel 1936, lasciando un'eredità artistica e letteraria caratterizzata dalla violenza espressiva e da una costante, disperata, ricerca di verità umana.