ARMANDO ROTONDI
COPERTINA:
MARCO DE LUCA
Nel 1884, il medico chirurgo Frederick Treves vede per la prima volta il giovane Joseph Merrick, noto come l’Uomo Elefante, esibito come fenomeno da baraccone, in un negozio in prossimità del London Hospital. Incuriosito da Merrick e dalla sua malattia, Treves lo incontra una seconda volta nel 1886, accogliendolo nel suo ospedale. Da quel momento in poi, tra i due nasce un rapporto di amicizia che porterà Merrick a superare le difficoltà della sua condizione e ad integrarsi in un mondo, quello dell’alta società inglese sul finire del XIX Secolo, fino ad allora, a lui sconosciuto. Con grande spirito di osservazione, Treves pennella un ritratto intimo e personale, ma allo stesso tempo fornisce la descrizione clinica di Merrick, facendo emergere le contraddizioni e i paradossi della società vittoriana di fronte alla diversità ripugnante dell’Uomo Elefante. Il racconto ha ispirato David Lynch per la realizzazione suo capolavoro The Elephant Man del 1980, con John Hurt nel ruolo di Joseph Merrick e Anthony Hopkins in quello di Treves. Questo volume contiene anche altri due scritti dello stesso autore: Un amante del mare e In Articulo Mortis.
Sir Frederick Treves (1853-1923) è stato un chirurgo, medico straordinario al servizio personale della regina Vittoria e di Edoardo VII, oltre che uno dei massimi esperti britannici di anatomia umana. Treves, attento osservatore del comportamento umano e della società, deve la sua fama anche alle sue doti di scrittore che lo portarono alla stesura di questi brevi testi, a metà tra racconti e resoconti clinici, raccolti in The Elephant Man and Other Reminiscences (1923), e di volumi sia di carattere scientifico che narrativo quali Surgically Applied Anatomy (1883), Highways and Byways in Dorset (1906), A Student's Handbook of Surgical Operations (1892), Uganda for a Holiday, The Land That is Desolate e The Cradle of the Deep (1908).
«All’età di vent’anni era una creatura senza speranza. Non c’era niente davanti a lui, se non la vista di carrozzoni che strisciavano lungo una strada di file di abbaglianti tende da circo e di schiere di occhi spalancati, alla fine, sullo spettacolo di un uomo distrutto. Chi studia l’evoluzione del carattere umano potrebbe immaginare gli effetti di questa vita brutale su un uomo sensibile e intelligente. È ragionevole pensare che tutto ciò avrebbe dovuto spingerlo ad essere un perfido e maligno misantropo, gonfio di veleno e di odio per i suoi simili, o, altra ipotesi, una persona disperatamente malinconica, ai limiti dell’idiozia. Merrick, tuttavia, non era così.
Era passato attraverso il fuoco e ne era uscito illeso.
I suoi problemi lo avevano nobilitato».
Armando Rotondi ha curato l’introduzione e la traduzione del volume. Rotondi, scrittore e traduttore, è professore e presidente del corso di laurea specialistico in teatro presso lo IAB (Barcelona). Ha insegnato e svolto attività di ricerca presso le Università di Napoli L’Orientale, Federico II, Verona, Bucarest, Bratislava e Toruń. Come traduttore ha curato La storia di Anthony John di Jerome K. Jerome e tradotto testi di Ambrose Bierce e Richard Garnett.
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