10 February 2021

UNA ESVÁSTICA EN LA CARA - Luca Buoncristiano

«La vida es como un crimen, 
necesita una narración».

Charles Manson fue el criminal estadounidense más famoso del mundo, conocido por ser el instigador de las masacres de Tate-LaBianca donde murieron siete personas, incluida Sharon Tate, la esposa del director Roman Polanski, embarazada de ocho meses. Charles Manson representa el fin del movimiento hippie y de la cultura del amor libre, considerada por los medios de comunicación de todo el mundo como la encarnación del mal, su figura sigue ejerciendo una fuerte atracción también en el mundo del espectáculo, desde los Guns'n'Roses y Marilyn Manson, hasta la última película de Tarantino Érase una vez en Hollywood.

Con una operación de docuficción literaria, resultado de un juego entre ficción y realidad que utiliza las declaraciones del propio Manson, Luca Buoncristiano construye un monólogo, un íntimo flujo de conciencia, del mismo Manson. El resultado es un autorretrato surrealista y lisérgico, la confesión desesperada de uno de los iconos más famosos del mal, malgré lui.

«El libro de Buoncristiano representa un intento de traslapo, declinado a través de la creación de un formidable flujo de conciencia atribuida al mismo Manson, que se convierte en una "confesión imposible", una reescritura del personaje desde dentro».
(Paolo Melissi – Satisfiction.eu)

Luca Buoncristiano (Roma 1976) autor e ilustrador, ha trabajado para radio y televisión. Colaboró ​​con los escritores Sandro Veronesi y Edoardo Albinati y fue curador del legado artístico de Carmelo Bene. Autor de Joe Rotto, que apareció hace más de diez años en el primer blog italiano dedicado exclusivamente a las ilustraciones, publicó Mary & Joe, Fazi Editore 2007; Panta Carmelo Bene, Bompiani 2012; Libro Rotto, El Doctor Sax 2017; Album Rotto, El Doctor Sax 2018.Una esvástica en la cara es su primer libro publicado en español, fue traducido por Juanjo Monsell.



09 February 2021

SANGUE E LATTE di Eugenio Di Donato su LIBRI LETTI (Instagram)

 


Voto: 7+ Ho letto questo libro tutto d'un fiato, non solo perché è breve (poco più di 100 pagine), ma soprattutto perché è intenso. La trama, scarna ma essenziale, è solo il sottofondo dei veri protagonisti di questo libro: i pensieri. Ho trovato tante riflessioni interessanti, tra cui quelle sul rapporto genitori-figli; in particolar modo mi ha colpito la descrizione della vita dei nonni, così vivida e realistica. 

Ciò che emerge di più dalla lettura di questo libro è l'urgenza dell'autore di comunicare, come uno sfogo (ma ragionato) ciò che ha compreso dalle sue esperienze. Oltre a quelle scritte, ho percepito anche tante parole non dette (non ancora, magari), che scalpitano per uscire fuori. 

06 February 2021

SANGRE Y LECHE de Eugenio di Donato en LAU_LAU_MON (Instagram)


"He dejado mi trabajo como ingeniero, el invocado contrato permanente. Nuestro hijo murió hace cinco años. Nacido muerto dice el informe del hospital. Bajo, a la derecha, en letra legible, tal y como se requiere, la forma del padre, la mía."

Pues así empieza Sangre y leche...
En ella Ludovico nos hace un repaso de su vida, pasado y presente, de lo que eran sus anhelos y en lo que ha resultado su presente.

"Escondí mi sentir para evitar ser defraudado, marginado, incomprendido."

"Me ahogaba, no estaba bien e, impertérrito, continuaba viviendo del mismo modo. Usaba cualquier excusa para eludir las señales de alarma que el cuerpo me enviaba."

He disfrutado mucho su lectura.

05 February 2021

I duellanti di Joseph Conrad - Recensioni dei lettori su Amazon


USSARI COME NOI
Un racconto storico incentrato sugli opposti che si attraggono non per amore ma per onore e morte. Un saggio sottotraccia di cosa sia in fondo la guerra: una vacanza per psicopatici, violenti, assassini, disadattati e ipocriti buoni a nulla tranne per le regole del loro mondo: sia che siano belluini ferali pieni di rabbia che ipocriti carrieristi con divisa e pennacchio. Il coraggio miserevole di due anime che non hanno vero coraggio se non di nascondersi dentro una divisa tra le pieghe della storia.
Alberto

SEMPLICE, EMOZIONANTE E PIACEVOLE
Un libro che consiglio senza riserve agli appassionati del periodo napoleonico.
Si legge davvero con piacere e velocemente, e non lo lascerete finché non scoprirete come va a finire il duello tra i due protagonisti.
Non é perfetto, peró é decisamente piú riuscito rispetto a romanzi piú lunghi e complessi.
Luca

BEL LOOK E BUONA FATTURA PER UN CLASSICO
Un classico ricomprato per mio figlio.

Andrea Covarelli

UNO STUPENDO CLASSICO RITROVATO
Un bellissimo racconto che rende grande giustizia anche al famosissimo film opera prima del grande Scott, chiarendo bene le ragioni dell’ineluttabilità del duello per l’Ufficiale “buono” quando è sfidato dall’attaccabrighe, ma sopratutto spiega il sublime risvolto amoroso e romantico che discende in capo al saggio e magnanimo vincitore del duello finale. Un libro da non perdere per così rileggere con la maggiore attenzione dell’età matura questo classico della letteratura europea.
Mao Litta


20 December 2020

Ombra mai fu di Luca Moccafighe - recensione di Luca Buoncristiano


Luca Moccafighe, autore tra i tanti dei volumi su Jeff Buckley e Nick Cave editi da Arcana, della traduzione di "Il testamento di Magdalen Blair" di Aleister Crowley e dello straordinario "Nella curva dell'essere" dedicato alla vita di Benjamin Fondane poeta, filosofo e cineasta, ucciso dalla follia nazista, torna in libreria con questo piccolo volume dedicato alla bizzarra storia di due fratelli uniti non solo dal sangue ma da un tragico, quanto singolare destino, quello di avere un'ombra sola in due.
Perché consigliare questo libro, perché nelle sue parole perfette, nella sua stesura impeccabile, c'è tutta la risposta ad una letteratura che non contempla più, o quasi, temi e modalità assolute. 
Qui c'è la sfida del tempo, perché pare di leggere un volume a cavallo tra i Secoli scorsi, una parabola o una favola al nero, così lontana da questo presente così poco seducente, eppure così vicina nel cuore di chi li la legge. 
Perché scrivere è anche un modo di essere e tentare un approccio critico al presente. L'uso della lingua che qui viene fatto, di certi arcaicismi, del grotesque, altro non sono che una critica alla contemporaneità e la storia che vi viene narrata è essa stessa una parabola di vita senza tempo ma sempre attuale. Dategli un'occasione, se non altro per provare qualcosa di così anticamente nuovo.
Luca Buoncristiano

18 December 2020

Sangue e latte di Eugenio di Donato su Artemisrory_bookclub - di Federica Piras


Tutto ha avuto inizio da qui, da un semplice messaggio. Un giorno un autore sbucato fuori dal nulla mi ha scritto, sfidandomi con grande ironia e nonchalance – e voi sapete quanto io ami profondamente l'ironia – a leggere il suo romanzo, e magari a commentarlo. Diceva che sarebbe stato un gesto forte da parte mia. 


E così è stato: forte e genuino come il libro di cui ora voglio parlarvi.Ci troviamo in un castello di regole e rigida consuetudine; in aperta campagna, dove il tempo è scandito dai ritmi della semina, del raccolto e delle stagioni, sullo sfondo di una comunità riottosa al nuovo e di una famiglia vecchio stampo. Ma quel tempo è già trascorso, pur sopravvivendo nel presente.

Perché il nostro vissuto ci condiziona sempre, addossandoci il ruolo acclamato e richiesto dalla società. Perché non siamo null'altro che questo: un insieme sconnesso e vacillante di tradizione, abitudini e costumi ereditari. È incredibilmente difficile trovare la propria strada, avventurarsi al di fuori del caldo nido innervato dalla dea Educazione. È puro dolore recidere il legame con le origini, sofferta la lotta per sradicare la memoria, come far deragliare un treno lanciato in corsa lungo una traiettoria già segnata.

In poco più di un centinaio di pagine è condensata tutta l'essenza della fragilità umana, marchingegno difettoso e deciso a fermarsi.
Questa è la storia di Ludovico Travagli, che già nel nome porta i segni della sfida che si chiama vita.

"Latte e sangue", così si dice in Abruzzo per invitare chi si incontra a diventare uomo, a crescere ed evolvere. Ed è proprio questo il fulcro, l'Essenziale.
Non basta esistere per essere. Bisogna anche afferrare, stringere ciò che di buono la vita ha da offrirci.
Rinnegare il passato, questo no, mai: accettarne le implicazioni, perdonare se stessi sempre.
Aprirsi al dialogo, dismettere il giudizio: parlare e finalmente strapparci al vincolo alienante di castrazioni, a cui noi stessi, spesso, ci condanniamo.

Eugenio di Donato ha uno stile che ho amato moltissimo: direi "ermetico" e al contempo estremamente schietto, nudo, graffiante nella sua semplicità. Le parole sono come i tagli su tela di Fontana: ferite aperte, da cui trapela la luce. È stata una delle letture più belle di quest'anno, ha lasciato il segno.

16 December 2020

Fantiana - Scritti su John Fante selezionati da Eduardo Margaretto


COPERTINA:
MARCO DE LUCA

TRADUZIONE:
SILVIA PANTÒ &
FRANCESCO MELCHIOTTI


La nascita di questo volume fa parte di quelle belle coincidenze legate ai libri che ci portano a incontrare persone diverse da noi, per età, provenienza geografica o sociale che, e che grazie alla letteratura, sentiamo immediatamente come nostri amici. È quello che è successo nel dicembre 2015 quando, per la prima volta ho conosciuto Eduardo Margaretto. Da quando abbiamo presentato il suo libro John Fante, vidas y obra (Alrevés, 2015) nella nostra libreria di Valencia, si sono create una serie di sinergie molto intense tra lettori di John Fante che, da quel giorno ad oggi, autunno 2020, ci hanno fatto conoscere nuovi fantiani di varie parti del mondo. Al termine di ogni incontro con Eduardo, ci salutavamo dandoci appuntamento appuntamento alla prossima “Fantiana”, e così siamo andati avanti per anni, fino ad oggi quando Margaretto è riuscito a raccogliere questa splendida selezione di testi su Fante, che include scrittori, giornalisti, librai, insegnanti e semplici lettori, ai quali in qualche modo, lo scrittore italoamericano ha cambiato la vita, come solo la grande letteratura sa fare. Questo libro nasce dal desiderio di celebrare John Fante, che ci ha raccontato che non importa se sei italiano, filippino, americano, un vecchio o quindicenne, uno squattrinato o un ricco signore con la villa a Malibù. Ciò che importa è rimanere vivi, è avere una California da sognare e una Torricella Peligna da portarsi dentro. Sempre. 

Gli scritti su John Fante sono stati selezionati da Eduardo Margaretto, e tradotti in italiano (i contributi originariamente in altre lingue) da Silvia Pantò e Francesco Melchiotti. Questo primo volume include i testi di José Ángel Barrueco, Moisés Stanckowich Isern, Jesús M. Tibau, Francesco Spinoglio, Rosa Capoluongo, Ivan Pozzoni, Vito Sabato, Gloria Guerinoni, Jesús Mir Orea, Desirée D'Anniballe, Olga Jornet, David Vivancos Allepuz, Iván Rojo, Dawn Westlake, Adrián Estévez Iglesias, D.B. Paulksen.





14 December 2020

RACCONTI DI SOLITUDINE - Jack London

TRADUZIONE:
SILVIA PANTÒ & 
GABRIELE NERO

Jack London (12 gennaio 1876 San Francisco-22 novembre 1916 Glen Ellen) nella sua breve vita fu marinaio, pescatore, cercatore d’oro, giornalista, esploratore, agitatore politico, ma soprattutto fu un lettore e uno scrittore compulsivo. Durante l’infanzia alternò la scuola a lavori saltuari come lo strillone, il ladro di ostriche e l’operaio in un conservificio. Nel 1893, a soli 17 anni, partecipò a un concorso giornalistico vincendo il primo premio. Tra 1897 e il 1898, intraprese la grande avventura della Corsa all'oro con due viaggi in Alaska, dal quale tornò senza risorse auree, ma con tanti racconti d’avventura vissuti in prima persona, da scrivere. London pubblicò più di 50 titoli, è stato tradotto in più di 90 lingue nel mondo, conoscendo in vita il successo mondiale. Tra le sue migliori opere ricordiamo: Martin Eden, Il vagabondo delle stelle e John Barleycorn (libro autobiografico sulla sua battaglia contro l'alcolismo, che con El Doctor Sax abbiamo ripubblicato nel 2017), oltre ai classici grandi classici per ragazzi Zanna Bianca e La chiamata della selva. Jack London, lo scrittore del popolo, morì in circostanze misteriose il 22 novembre 1916 nel suo ranch di Glen Ellen (California) all'età di 40 anni. I giornali americani dedicarono più spazio alla notizia della sua morte che a quella dell'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria, morto il giorno prima. 

In queste volume sono stati selezionati tre racconti che fanno parte della raccolta dedicata ai viaggi nel Grande Nord: Amore alla vita, Bâtard e Il Silenzio Bianco. Le tre storie, seppur molto diverse, sono incentrate sulla contrapposizione dialettica tra individualità e collettività, elemento spesso presente nelle sue opere. London sosteneva che l’essere umano non fosse buono per indole, e che solo nella solitudine estrema e primitiva potesse cogliere la propria essenza animale, riconciliandosi e prendendo coscienza di essere un elemento in più del grande quadro della Natura. I protagonisti di questi racconti, persi in situazioni estreme, riscoprono il loro amore verso la vita, proprio percorrendo l’ultimo sentiero. Quello che li condurrà verso il Silenzio Bianco. 

«Preferirei essere cenere che polvere! Preferirei che la mia fiamma bruciasse in una vampa brillante piuttosto che venire ricoperto dalla muffa. Preferirei essere un magnifico meteorite, con atomi che bruciano e si infiammano, piuttosto che un pianeta immobile e assopito. La natura dell'uomo è vivere, non esistere. Non ho intenzione di sprecare i miei giorni nel tentativo di prolungarli, voglio viverli»
JACK LONDON





13 December 2020

LIBRO ROTTO di Luca Buoncristiano su ELEONORASIRA - di Eleonora Siracusa (Instagram)


Libro rotto di Luca Buoncristiano è un delirio lucido, un poema contemporaneo scritto in una neolingua: “tra sacro e ibuprofene”, “tutto immondo è paese”, “ogni perversione è una conversione”, “in assenza di idee tutti hanno un’opinione”.

L’autore non stringe col lettore un semplice patto di sospensione d’incredulità, ne fa il campo stesso della battaglia; se si accettano le regole del gioco, si potrà essere introdotti in universo parallelo: scarpe donate da Dalì, la rockstar satanista con un occhio suo e uno di husky, la vera storia dell’invenzione di Hello Kitty, il quadro-vagina che il soldato dell’Armata Rossa rubò al gerarca nazista che a sua volta l’aveva sottratto al barone ebreo ungherese, l’unità del KGB degli zombie militari addestrati in funzione antioccidentale, il pignoramento del luna park a Michael Jackson.

“Gli ultimi saranno sempre gli ultimi. L’importante non è giocare, ma non giocare affatto”.
Ma ormai è tardi, la partita si è svolta, il viaggio è finito.

Eleonora Siracusa


11 December 2020

RACCONTANDO: L'editoria a portata di scuola - a cura di Cristina Vitagliano e delle classi 3H e 3B della S. S. Giovanni XXIII di Pianezza (To)

 


Raccontando: l’editoria a portata di scuola è un progetto didattico-editoriale che ci ha permesso, in un percorso lungo due anni, di dare vita a questo libro e di toccare con mano il settore dell’editoria: un mondo che spazia dalla scrittura alla pubblicazione, dallo scrittore all’editore. 

Abbiamo vissuto personalmente i retroscena, le tappe fondamentali e tutto ciò che gravita attorno a questo mondo grazie all’interazione con l’editore Gabriele Nero e la scrittrice Cristina Vitagliano. Abbiamo trattato la composizione di un racconto e la distinzione tra quattro generi letterari (giallo, horror, avventura e fantasy). Dopo aver letto alcuni testi ed esaminato le loro caratteristiche, ci siamo esercitati nella scrittura creativa e abbiamo scritto questi racconti prendendo spunto da alcuni oggetti perduti. La parte più impegnativa, ma anche più bella, è stata quella di scrivere noi stessi un racconto. È stata data la possibilità ad ognuno di noi di poter scegliere uno tra questi generi letterari e dare spazio alla nostra creatività, componendo dei racconti brevi, sedici dei quali compongono questa antologia. Abbiamo poi lavorato all’impaginazione, alla ricerca del titolo e alla creazione della copertina di questo libro, che rappresenta il frutto di due anni trascorsi tra le pagine dei libri e della fantasia.
Questo testo è stato composto attraverso le parole dei giovani scrittori/studenti delle classi 3H e 3B della Scuola Secondaria Giovanni XXIII di Pianezza, che hanno partecipato a Raccontando durante il biennio scolastico 2019/2020 – 2020/2021. Il progetto, promosso dal Comune di Pianezza (TO), è stato creato e coordinato da Gabriele Nero e Cristina Vitagliano, con il supporto dei docenti Federica Crescenzi e Antonio Vona. 





Recensione di Ombra mai fu di Luca Moccafighe - di Eugenio Di Donato


Ombra mai fu è una storia scritta in un italiano sorprendente, periodi lunghissimi si snodano lievi per pagine e pagine come se il flauto del fauno in copertina ne modulasse l’incanto. Racconta di due fratelli piuttosto brutti e quasi deformi che si dividono e contendono una sola ombra.

È la storia di un «difetto» impalpabile quasi a suggerire che in quanto tale non sia un vero difetto – «si parla del niente» – che simboleggia tutti i «diffetti», escrescenze impreviste e bizzarre che rompono la paciosa e rassicurante uniformità del conosciuto.

Ombra mai fu racconta del desiderio necessità di assomigliare a tutti i costi a ciò che esiste già, del bisogno impellente di «essere uguali», pena la morte, l’isolamento e la derisione continua da parte dell’altro. Della comunità che dovrebbe proteggere e che invece, simmetrica e omologata, dà prima del diverso, poi del matto e del demoniaco, e in fine addita come fuori posto. Una comunità inghiottita dalla stupidità, che incapace di riconoscere e riconoscersi trasforma l’inatteso in vittima e persino in carnefice di sé stesso, e nell’orgia dell’idiozia tutti insieme vittime e carnefici aizzano il mito della purezza e lo perseguono, e come ogni tentativo di estirpazione e rimozione di ciò che non è uguale a sé stesso, persino di ciò che non si può toccare, conduce al peggior scempio.

Eugenio Di Donato