03 November 2016

IL PRIMO DIO - Emanuel Carnevali

Emanuel Carnevali (Firenze, 4 dicembre 1897 - Bologna, 11gennaio 1942) rappresenta uno dei casi più singolari di letteratura dell'emigrazione. In questo intensissimo romanzo autobiografico Carnevali ci racconta il dramma di un'esistenza che non trova pace fin dall'infanzia, che lo spinge ad emigrare in America, dove il suo desiderio di affermazione si scontra contro una società che lo emargina e lo relega a umili lavori. Impara l'inglese da autodidatta e comincia a scrivere, soprattutto poesia, ma proprio quando il successo e i riconoscimenti di grandi scrittori come Sherwood Anderson e William Carlos Williams sembrano sfiorarlo, viene colpito da una forma acuta di encefalite che lo costringe a tornare in Italia e concludere i suoi giorni in un manicomio. 



"Questa era la New York a lungo sognata, questa terribile rete di scale di sicurezza. Questa non era la New York che avevamo tanto sognato, la città così cara alla fantasia, così accarezzata fra tutte le speranze che un uomo può concepire: questo sogno di chi non sogna, il rifugio di chi non ha casa, questa città impossibile. Il miserabile panorama che avevamo davanti agli occhi era quello di una delle più grandi città del mondo."






IL DIAVOLO IN CORPO - Raymond Radiguet

Raymond Radiguet (Saint-Maur-des-Fossés, 18 giugno 1903 – Parigi, 12 dicembre 1923) è stato l' enfant terrible della letteratura francese di inizio Novecento. Figlio di un disegnatore satirico, inizia gli studi al liceo Charlemagne di Parigi, ma la Grande Guerra lo allontana per qualche anno dalla scuola. Dovrebbe studiare a casa, ma trascura le materie scolastiche per dedicarsi alle letture. Sulle rive della Marna, adagiato su di una piccola barca trascorre intere giornate immerso nella lettura dei classici. A quindici anni decide di abbandonare la scuola per dedicarsi al giornalismo. Si lega ai circoli di avanguardia dove conosce diversi artisti, tra cui Tzara e Picasso, e diventa amico intimo di Jean Coucteau. 

Nel 1921, ell'età di diciassette anni pubblica Il Diavolo in Corpo.In effetti questa opera è prodigiosa: Radiguet sa guardare dentro ai sentimenti e alle miserie umane con lucidità, una disillusione e cinismo. È in grado di riconoscere e smantellare le ottusità della gente, l'ipocrisia della mentalità comune dell'epoca; tratteggia con efficacia e profondità i profili psicologici dei personaggi, scavando a fondo nell'animo umano. Il 12 dicembre 1923 muore all'età di ventuno anni, per un attacco di febbre tifoidea Raymond Radiguet, il più grande talento letterario degli anni Venti. 

"La sentivo uguale a me, con le mani morbide, immersa nella speranza che il mare avrebbe risparmiato il suo castello di sabbia, mentre gli altri fanciulli si affrettano a costruire più lontano."




DIARIO DI UN PAZZO - Gustave Flaubert

Diario di un pazzo si presenta come un Journal intime, un diario sentimentale, nel cui il diciassettenne Flaubert ci conduce con emotività e trasporto agli anni della sua adolescenza, del collegio, ai primi timidi tentativi fino alla comparsa del primo grande amore, appassionato e disperato. La felicità e il desiderio che si schiantano contro la realtà di un sentimento non corrisposto, provocano e ispirano le inquietudini di uno dei più grandi romanzieri francesi, in questa novella epistolare che oscilla tra il Romanticismo e il Decadentismo. 

«Amavo.Amare, sentirsi giovane e pieno d’amore, sentire la natura e le sue armonie palpitare in te, aver bisogno di quest’utopia, di questa azione del cuore, e sentirsene felice! Oh! Quei primi battiti del cuore umano, quelle sue prime palpitazioni d’amore! Come sono dolci e strane! E poi, come appaiono banali e scioccamente ridicole! Che cosa assurda! In quell’insonnia c’è un tutt’uno di tormento e di gioia. È per vanità? Ah! Sicché l’amore non sarebbe altro che orgoglio? Bisogna, quindi, negare ciò che i più blasfemi rispettano? Bisognerebbe forse ridere del cuore? Ahimè! Ahimè! Le onde hanno cancellato i passi di Maria.»





CANTI ORFICI - Dino Campana


Dino Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932) viene spesso definito, con ragione, il poeta maledetto o il "poeta visionario" della letteratura italiana. Influenzata dagli espressionisti e dai simbolisti francesi suoi contemporanei (Baudelaire su tutti), la poesia è per Campana uno strumento di affermazione della propria libertà. Come per la sua vita, errante e anarchica, caratterizzata dalla smania del viaggio e dalla malattia mentale, anche la poetica campaniana ha come tema centrale il viaggio, onirico o reale, inteso come fuga dall'opprimente presente. I Canti Orfici rappresentano un' opera in cui si alternano prosa poetica e versi. Vi si coglie una poesia a tratti ermetica ma sicuramente spontanea, pura e tragica; è una antologia di esperienze visionarie densa di immagini, allucinazioni, suoni e profumi. Campana abolisce la dimensione del tempo sovrapponendo passato e presente. riallacciandosi così a forme di scrittura magica, come quelle in voga tra gli autori simbolisti. Vuole esaltare il carattere divino e misterioso della poesia, associando le esperienze concrete con le invenzioni dell'inconscio e del sogno.


"Passeggio sotto l'incubo dei portici. Una goccia di luce sanguigna, poi l'ombra, poi una goccia di luce sanguigna, la dolcezza dei seppelliti. Scompaio in un vicolo ma dall'ombra sotto un lampione s'imbianca un'ombra che ha le labbra tinte. O Satana, tu che le troie notturne metti in fondo ai quadrivii, o tu che dall'ombra mostri l'infame cadavere di Ofelia, o Satana abbi pietà della mia lunga miseria!"







IL SECOLO DEL TARTUFO - Paolo Mantegazza

Paolo Mantegazza (Monza, 31 ottobre 1831 – San Terenzo, 28 agosto 1910) era un medico, un antropologo e scrittore ma principalmente fu un uomo di spirito. In questo pamphlet Mantegazza prende di mira i vezzi e i vizi degli aristocratici del suo tempo, utilizzando la metafora del tartufo come simbolo dell' ipocrisia, o meglio l'arte si sapersi dare delle arie in societá. Nonostante sia stato dato alle stampe nel 1889, Il Secolo del Tartufo resta un testo attualissimo pieno di osservazioni pungenti, critiche e spassose, applicabili anche alla nostra contemporaneità, in cui i tartufi stanno prendendo il sopravvento!" Questa edizione mantiene l'impaginazione originale della prima edizione pubblicata da Fratelli Treves Editori (Milano 1889). 

"O giusta, o santa, o divina ipocrisia, sii tu benedetta e benedetta in te quella prima foglia di fico staccata da Eva dall'albero del bene e del male. Sei tu, o foglia miracolosa, che per lenta evoluzione di secoli ti sei trasformata nei vestiti con cui copriamo le nostre miserie, sei tu che ti sei mutata nelle pagine immortali delle nostre leggi, che dispensano la giustizia; sei tu che allargata e allungata all'infinito ricopri l'infermo nel letto dell'ospedale, il cadavere nella fossa; tu, panacea d'ogni male, medicatrice pietosa d'ogni dolore, riparatrice sapiente d'ogni debolezza e d'ogni umana miseria; tu primissima delle nostre virtù, tu modestissima fra le nostre virtù, perché osi chiamarti un vizio, tu la divina fra le umane virtù!"



02 November 2016

30 October 2016

MÉMOIRES D'UN FOU - Gustave Flaubert

"J’aimais. Aimer, se sentir jeune et plein d’amour, sentir la nature et ses harmonies palpiter en vous, avoir besoin de cette rêverie, de cette action du cœur et s’en sentir heureux!Oh!les premiers battements du cœur de l’homme, ses premières palpitations d’amour! qu’elles sont douces et étranges! Et plus tard, comme elles paraissent niaises et sottement ridicules! Chose bizarre! il y a tout ensemble du tourment et de la joie dans cette insomnie. Est-ce par vanité encore? Ah! l’amour ne serait-il que de l’orgueil? faut-il nier ce que les plus impies respectent? faudrait-il rire du cœur? – Hélas! hélas! La vague a effacé. les pas de Maria."

Gustave Flaubert est né le 12 décembre 1821 à Rouen. Dès l'enfance, il connut la monotonie de la vie en province et s'en souviendra lorsqu'il écrira le roman Madame Bovary en 1857 et Le dictionnaire des idées reçues (ouvrage littéraire inachevé à la mort de Flaubert et qui paraîtra finalement à titre posthume en 1911). Pour tromper son ennui, il s'adonna très tôt à la littérature. Dès le lycée, il composa des Gustave Flaubert textes à dominante sombre et mélancolique pour la plupart. Il commença des études de droit à Paris mais du arrêter pour cause d'une maladie nerveuse vers 1844. Il devait en souffrir jusqu'à la fin de son existence. Flaubert était connu comme étant quelqu'un de grande culture, ayant une incroyable capacité de travail et des exigences esthétiques rigoureuses. Il ne quittait Croisset et sa table d'écrivain que pour quelques voyages en Orient, en Algérie, en Tunisie et à Paris où il fréquentait les milieux littéraires. Flaubert mourut à Croisset le 8 mai 1880.

Les œuvres de jeunesse de Flaubert annoncent sa maturité par les thématiques. C'est le cas de ses Mémoires d'un fou de 1838 qui se présentent comme le récit autobiographique de sa passion pour une femme mariée. Ce récit annonce déjà la problématique de L'Education Sentimentale.







LE DIABLE AU CORPS - Raymond Radiguet


Un jeune homme de quinze ans rencontre Marthe, une jeune femme de dix-huit ans, qu'il séduit et dont il devient l'amant. Cette histoire serait banale si nous n'étions en 1917, un peu avant la fin de la guerre de 1914-1918, et si la jeune femme n'était pas l'épouse d'un soldat au front. Mais cette guerre - "quatre ans de grandes vacances" pour le narrateur - est envisagée avec insouciance et indifférence, à la fois comme un simple décor, une toile de fond pour la passion intense des jeunes amants et un prétexte commode pour éloigner le mari... Le scandale lors de la parution du livre en 1923 et le décès de son auteur à l'âge de vingt ans la même année feront de ce livre un mythe, qui ne doit pas faire oublier qu'il s'agit d'un chef d'oeuvre du roman d'amour. 

Raymond Radiguet est un écrivain français du XXe siècle connu pour deux œuvres adulées par la critique : Le bal du Comte d'Orgel et Le diable au corps. Il nait à Saint-Maur en 1903. Dès l'âge de quinze ans, il suit les cours au Lycée Charlemagne de Paris et développe une véritable passion pour la lecture et le journalisme. C'est à la même époque qu'il rencontre Cocteau, lequel l'encourage vivement à se lancer dans l'écriture. Le jeune prodige entame donc l'écriture du Diable au corps en 1921 et le roman est publié dans sa version définitive en 1923. Radiguet meurt la même année des suites d'une fièvre typhoïde. 

"Notre bonheur était un château de sable. Mais ici la marée n’étant pas à heure fixe, j’espérais qu’elle monterait le plus tard possible". 
Raymond Radiguet



29 October 2016

RETURN TO ZANZIBAR - Gabriel-Aldo Bertozzi


Return to Zanzibar, a French novel first published in 2008 by Editions du Rocher, and the following year in paperback by Motifs, is an inspired and powerful road movie of incredible originality, involving alchemy research, and imbued with visions of antiquity. In 2013 it was translated into Italian for Pironti Editions in Naples. The lover of poet Julius Applemayer has left without a word, leaving behind only an assortment of unusual and mysterious objects: an edition of Arthur Rimbaud’s works, a post card showing a fresco of the Queen of Sheba, a golden pendant, an Ethiopian banknote, two sheets of enigmatic signs…. On the trail of the fugitive Noname, Julius undertakes a wild voyage that takes him from Ethiopia to Greece, passing through Zanzibar, Tanzania, Togo, France and Italy. Following Rimbaud’s African trail, Julius tries to find meaning in the objects left by the runaway, but will that be enough to lead him to her?



Gabriel-Aldo Bertozzi, writer, artist and university professor, is the founder of Inismo, an international literary and artistic movement created in Paris in 1980. An expert author in narrative techniques which he exploits to offer a work in a new genre. Novel translated from the French by David W. Seaman, professor of French literature at Georgia Southern University, specializing in the avant-garde.



THE DUEL - Joseph Conrad

The Duel is a story attained the dignity of publication all by itself in a small illustrated volume, under the title, "The Point of Honour." That was many years ago. It has been since reinstated in its proper place, which is the place it occupies in this volume, in all the subsequent editions of my work. Its pedigree is extremely simple. It springs from a ten-line paragraph in a small provincial paper published in the South of France. That paragraph, occasioned by a duel with a fatal ending between two well-known Parisian personalities, referred for some reason or other to the "well-known fact" of two officers in Napoleon's Grand Army having fought a series of duels in the midst of great wars and on some futile pretext. The pretext was never disclosed.

Joseph Conrad, (born Dec. 3, 1857, Berdichev, Ukraine, Russian Empire [now Berdychiv, Ukraine]—died Aug. 3, 1924, Canterbury, Kent, Eng.), English novelist and short-story writer of Polish descent, whose works include the novels Lord Jim (1900), Nostromo (1904), and The Secret Agent (1907) and the short story “Heart of Darkness” (1902). During his lifetime Conrad was admired for the richness of his prose and his renderings of dangerous life at sea and in exotic places.





BENITO CERENO - Herman Melville

Herman Melville (Nueva York, 1819 - 1891) a los once años se trasladó con su familia a Albany, donde estudió hasta que, por la quiebra de la empresa familiar, tuvo que ponerse a trabajar. La dificultad para encontrar un empleo estable le llevó, en 1841, a enrolarse en un ballenero. Fruto de sus experiencias en el mar fueron Typee (1846) y Omoo (1847). En 1850 publicó Moby Dick, novela considerada una de las grandes obras de la literatura universal, que escondía la metáfora del mundo y la naturaleza humana: la incesante búsqueda del absoluto que siempre se escapa y la coexistencia del bien y del mal en el hombre. Esto tras un argumento aparentemente simple: la obsesión del capitán Achab por matar a Moby Dick, la ballena blanca.

Benito Cereno publicada por entregas en 1855, es otra novela donde el autor plasma su experiencia de marinero. Se trata de un modelo de síntesis y estilo, donde Melville pinta con colores plomizos una historia que bordea el misterio y el terror: en 1799, el capitán norteamericano Amasa Delano ancló en la bahía de una isla desierta del litoral chileno. A la mañana siguiente apareció un misterioso barco, el Santo Domingo. Aquél era un barco de esclavos que la tempestad y una epidemia habían diezmado. Los marineros blancos convivían con los negros, sin provisiones y en desgobierno alarmante. Allí Delano conoció al débil y enfermizo capitán Don Benito, quien le explicó los horrores de su travesía. Equívocos y miedos, pasajes descriptivos y simbolistas, temas como el racismo y la colonización, con su estilo ágil Melville consigue atrapar al lector desde las primeras líneas. : “Benito Cereno sigue suscitando polémicas. Hay quien lo juzga la obra maestra de Melville y una de las obras maestras de la literatura.



"Hay quien lo considera un error o una serie de errores. Hay quien ha sugerido que Herman Melville se propuso la escritura de un texto deliberadamente inexplicable que fuera un símbolo cabal de este mundo, también inexplicable”.
 Jorge Luis Borges





DIARY OF A MADMAN - Gustave Flaubert

Diary of a madman is a brilliant demonstration of the difficulties and complexities inherent in writing. At first sight it could seem a frustrating and fool text. It might appear incoherent and crisis-ridden, but at the end the reader could hear the voice of a writer who is, slowly but surely, preparing himself for the world’s literary stage. 



Gustave Flaubert was born in Rouen, France on 12 December 1821, the fifth of six children in a family of doctors. .In the 1830s Flaubert attended the Collége Royal de Rouen, writing for its newspaper, reading Shakespeare, travelling extensively and at the age of fourteen began in earnest his own writings, inspired by his unconsummated love affair at this time with the much older and married Elisa Schlésinger, that inspired Diary of a madman. He unsuccessfully studied law in Paris, and after the death of his father, Flaubert lived in Rouen for the rest of his life. His malady of nervous fits (epilepsy started when he was around twenty-two years old) caused him to be sequestered at home much of the time, while allowing him the peace to continue his writings. Flaubert embarked on a trip to Egypt and the Far East in 1851. In 1857 he published Madame Bovary,a portrait of the young provincial Emma Bovary as fallen woman and her adulterous liaisons. It was criticised then banned for a period after its first release. In 1870 Flaubert became very sick, but continued to write. Afflicted by syphilis and rapidly declining health, Flaubert died on 8 May 1880 due a brain hemorrhage.



«I was in love.What it is to love, to feel young and full of tenderness, to feel the harmonies of nature palpitating within you, to need this reverie and this action of the heart, to feel happy on account of it! Oh! Those first beatings of a man’s heart, his first palpitations of love! How strange and gentle they are! And later, how trite, how stupid and ridiculous they seem! What a strange thing! There is at once both torment and joy in this sleeplessness.»





27 October 2016

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18 October 2016

07 October 2016