La paura ci impedisce di essere felici e più passano gli anni più questa oscura padrona sembra imporsi su ogni lato della nostra vita. Negli occhi di Ian Curtis, leader dei Joy Division, bardo del post punk inglese, la paura è lampante. Scrivendo di lui l’autore ha scoperto che avrebbe potuto parlare anche di sé, è così che nasce questo racconto di immagini, capace di svelare le fragilità e la solitudine di un ragazzo nella Manchester spettrale e arrabbiata degli ultimi anni '70. Una città di ferro e ombre, quelle stesse ombre che attraversano l'animo di lan. La paura può diventare anche una malattia ma, come scrive Melville: “Dietro ogni grande impresa c’è un uomo e dietro ogni uomo esiste sempre una malattia”. Questo romanzo biografico racconta la parabola di Ian Curtis e le sue parole, la voce di un poeta moderno, che alle rassicuranti promesse della fama ha anteposto la sua autenticità.
Alessandro Angeli è nato a Roma nel 1972, è insegnante di lettere e lettore per un’agenzia letteraria. Tra i suoi libri: Nostra patria è il mondo intero, biografia in libertà di Antonio Gamberi, poeta del popolo, pastore, minatore, antifascista (2016). Io non sono la Coop, infelice epilogo di uno stagionale nel tritacarne della grande distribuzione (2016). Combattevamo i fascisti per mare e per terra. Vita e ballate di Woody Guthrie (2018). Pam e Jim, una preghiera americana (2019). The Clash 1977, RiPunk Joe Strummer (2020). Morrissey, the eternal boy (2021).
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