C’era una volta il nevaio più a Sud d’Europa.
I paesani si arrampicavano con i muli e le scuri per tagliare blocchi di ghiaccio. Ci andavo anch’io da bambino, mio padre ogni anno mi portava a visitare la fabbrica del ghiaccio. C’era neve ovunque, c’erano grotte enormi in cui potevi correrci dentro e l’acqua sgorgava in rivoli gelidi.
C’era un mare di neve. Una montagna di neve. Era il nevaio del Fondo Della Salsa, giaceva sul fondo della parete Nord del Monte Camicia. La neve è scomparsa, si fa fatica a scorgere una pozza d’acqua e pensare che qui, ai piedi del nevaio, era tutto un gorgoglio. La sentivi l’acqua, scorreva viva sotto i sassi.
Le cose cambiano, anche noi cambiamo, invecchiamo e c’è ben poco da fare. Pare sia il processo naturale.
Forse il destino del nevaio del Fondo della Salsa era quello di sciogliersi, di scomparire senza lasciare traccia se non nella memoria di chi ci ha camminato sopra e di qualche fotografia ingiallita.
Il pianeta Terra si scalda e i nevai e i ghiacciai si sciolgono. Si sciolgono a velocità inaspettate, è un dato di fatto. Accertato e misurato.
Eppure ignoriamo questo dato, di fatto facciamo finta che non esista.
LEGGERE DOVE NON SI LEGGE from Gaia on Vimeo.
0 comments:
Post a Comment