27 April 2018

FÁBULAS DE LIBERTAD - Antonio Gramsci

INTRODUCCIÓN Y TRADUCCIÓN:
JUANJO MONSELL

PORTADA: 
RICCARDO CECCHETTI


Antonio Gramsci fue un filósofo, político, teórico marxista y periodista italiano. Nace en el seno de una familia pobre de Cerdeña. Estudia Letras en Turín, donde entra en contacto con las ideas marxistas. Se afilia al Partido Socialista Italiano y trabaja en varios periódicos de índole política. Descontento con la deriva del partido, decide fundar junto con algunos comunistas el Partido Comunista Italiano, al que llega a representar como diputado. Con la subida al poder de Mussolini, Gramsci debe refugiarse en la clandestinidad. Es atrapado y encerrado en la cárcel, donde pasa el resto de su vida. Allí se dedica al estudio y a la redacción de su gran obra: Los cuadernos de la cárcel.

Las “Fábulas de Libertad” representan la faceta más literaria del autor. Se trata de una recolección de historias de carácter popular reinterpretadas por el Gramsci y adaptadas al contexto socio-político de su época, algunas tomadas de la tradición folclórica y otras inventadas por el propio autor. La complejidad de las ideas contenidas en la obra y la sencillez con que son tratadas, puesto que teóricamente la obra está destinada a la iniciación del niño en el mundo de los adultos, es lo que le confiere a “Fábulas de Libertad” un gran valor literario.

“Instruíos, porque necesitaremos toda nuestra inteligencia. Agitaos, porque necesitaremos todo nuestro entusiasmo. Organizaos, porque necesitaremos toda nuestra fuerza".
                                                                      Antonio Gramsci


FAVOLE DI LIBERTÀ - Antonio Gramsci


INTRODUZIONE:

JUANJO MONSELL

COPERTINA: 
RICCARDO CECCHETTI

TRADUZIONE DELL'INTRODUZIONE:
LAVINIA STORNAIUOLO 

Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) è stato un filosofo, politico e giornalista italiano. Nato in una umile famiglia sarda, studiò lettere a Torino, dove entrò in contatto con gli ideali marxisti. Deluso dalla deriva del Partito Socialista, decise di fondare insieme ad alcuni comunisti il ​​Partito Comunista Italiano, nelle cui fila venne eletto deputato. Con l'ascesa al potere di Mussolini, Gramsci fu riconosciuto come uno dei più intransigenti intellettuali anti-fascisti e per questo venne incarcerato dal regime nel 1927. In prigione si dedicò allo studio e alla scrittura della sua grande opera: i “Quaderni del carcere”.

"Favole di libertà" è una raccolta di storie popolari reinterpretate da Gramsci e adattate al contesto socio-politico del suo tempo. La complessità delle idee contenute e la semplicità con cui sono trattate, essendo destinate all'iniziazione del bambino al mondo adulto, conferiscono a questo libro un grande valore letterario e pedagogico.

"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza."
                                                                   Antonio Gramsci


26 April 2018

DISTURBANDO L'AMERICA - Emanuel Carnevali


Emanuel Carnevali (Firenze, 4 dicembre 1897 - Bologna, 11 gennaio 1942), questo sconosciuto scrittore italiano emigrato sedicenne negli Stati Uniti a cercar fortuna. Fortuna non ne ha trovata ed è diventato poeta; Carnevali ci racconta il dramma di un'esistenza che non trova pace fin dall'infanzia, che lo spinge ad emigrare in America, dove il suo desiderio di affermazione si scontra contro una società che lo emargina e lo relega a umili lavori. Impara l'inglese da autodidatta e comincia a scrivere, soprattutto poesia, ma proprio quando successo e riconoscimenti di grandi scrittori come Sherwood Anderson ed Ezra Pound sembrano sfiorarlo, si ammala. Colpito da una forma acuta di encefalite che lo costringe a tornare in Italia, conclude i suoi giorni in un manicomio.



In questo volume abbiamo raccolto tutte le poesie di Emanuel Carnevali (alcune inedite), riproposte in versione originale e tradotte all'italiano, testimonianze dirette dell'avventurosa e sofferta vita del "Poeta Nero" o "Uomo vuoto”, come lo definì William Carlos Williams.





«L’Italia è una piccola famiglia, 
L’America è un’orfana
indipendente e arrogante,
pazza e sublime,
senza una tradizione che la guidi,
si butta in una folle corsa che chiama progresso. 
America così terribilmente laboriosa,
costruttrice di città meccaniche.
Ma nella fretta la gente dimentica di amare;
ma nella fretta abbandona e perde la gentilezza
E la fame è il patrimonio dell’emigrante (..)»

Emanuel Carnevali










17 April 2018

I DUELLANTI - Joseph Conrad


TRADUZIONE E POSTFAZIONE DI 
CRISTINA VITAGLIANO


Incorniciato nelle tensioni dell'era napoleonica, questo romanzo breve narra un conflitto veemente tra due tenenti di un reggimento ussaro. Gli ufficiali Feraud e D'Hubert hanno caratteri opposti: il primo è un guerriero appassionato e impetuoso; il secondo, dal temperamento nordico, è più prudente e misurato. Saranno i protagonisti di una rivalità interminabile, generata da futili motivi, ma che si protrarrà ed evolverà nel tempo parallelamente alle campagne napoleoniche, passando attraverso vari tentativi di porre fine alla questione attraverso un nuovi duelli. Conrad costruisce la storia di due uomini che si odiano e si perseguitano per tutta l’Europa, caricando questo antagonismo di rancore, invidia, paura, ma allo stesso tempo di onore, lealtà e sentimenti irrazionali.

Joseph Conrad nacque il 3 dicembre 1857 a Berdichev, in Polonia (ora Ucraina). Figlio di un nobile patriota, esiliato dai russi per motivi politici il giovane Conrad, a 16 anni, lasciò la Polonia e si stabilì a Marsiglia. Per quattro anni si imbarcó su navi mercantili francesi e partecipò come soldato alle guerre carliste in Spagna. Ottenne la cittadinanza britannica nel 1886 e cambiò il suo nome. Nel 1902 si imbarcò per il Congo e l’esperienza di quegli anni costituì la base per The Heart of Darkness, il suo romanzo più famoso ed enigmatico. Autore di 13 romanzi, 2 memorie e 28 racconti brevi, tutti caratterizzati da uno stile denso, lirico e inquietante, Joseph Conrad morí d’infarto il 3 agosto 1924 a Canterbury, in Inghilterra.



"Nessun uomo riesce in tutto quello che fa. In un modo o nell’altro, tutti noi falliamo. La cosa davvero importante è non fallire nel dirigere e nel sostenere lo sforzo della nostra vita. Nel fare questo, la vanità è ciò che rischia di condurci fuori strada; ci spinge in situazioni che potrebbero danneggiarci, mentre l’orgoglio è la nostra salvezza, sia per il riserbo che ci impone nello scegliere i nostri obiettivi e sia per la forza e il sostegno che ci fornisce".
 Joseph Conrad




                                                                                                          

10 April 2018

DISTURBING AMERICA - Emanuel Carnevali



Emanuel Carnevali (1897-1942) was born in Florence, Italy, and immigrated to the U.S. just before World War I. He held a series of menial jobs in New York City before joining literary circles whose ranks included William Carlos Williams, Ezra Pound and Robert McAlmon. Though Carnevali rose to prominence partly by disparaging older, established poets such as Williams and Ezra Pound, Williams praised Carnevali for being “wide, Wide, WIDE open. He is out of doors. He does not look through a window.” In his poetry and prose, Carnevali prized immediacy of expression and vivid depictions of suffering. In 1919, Harriet Monroe invited Carnevali to become editor of Poetry, a position he held for six months. While in Chicago, Carnevali became seriously ill with encephalitis lethargica, a disease that caused him to shake uncontrollably. He was hospitalized and eventually returned to Italy, where he kept up correspondences with Williams and Boyle until his death in 1942. Carnevali was a man of two worlds, Italy and America, and his slightly primitive but fluent English is supplemented by the verve of his native tongue.





Italy is a little family;
America is an orphan
Independent and arrogant,
Crazy and sublime,
Without tradition to guide her,
Rushing headlong in a mad run which she calls progress.
Tremendously laborious America,
Builder of the mechanical cities.
But in the hurry people forget to love;
But in the hurry one drops and loses kindness.
And hunger is the patrimony of the emigrant.

Emanuel Carnevali