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04 February 2023

IL GATTO di Giovanni Rajberti su VALENTINA_MECCA (Instagram)

 



[Connessioni letterarie Italia - Spagna a/r – Il gatto 🐱] Cosa ci farà mai un gatto su questa pagina? Non giudicare dalle apparenze! Come scrivo nella bio, qui si tratta di connessioni tra l’Italia e la Spagna e questo libro ci conduce in un particolarissimo viaggio di andata e ritorno a Valencia. È un graditissimo dono che ho ricevuto a Roma durante la fiera della piccola e media editoria, Più Libri Più Liberi @piulibri2022, dalla casa editrice 
El Doctor Sax che a Valencia ha la sua sede.

L’autore, Giovanni Rajberti, conosciuto anche come il “medico-poeta”, regala una narrazione sorprendente sotto le mentite spoglie di un felino.

Già dalle prime pagine l’artifizio retorico è bello e spiegato: ci avverte subito di non fidarci dell’apparenza perché il racconto che segue 
- spesso con note orwelliane, aggiungo io - nasconderà un’analisi più profonda di quanto la copertina ci vorrebbe far credere.

Tratta, attraverso la metafora del gatto e della sua vita sorniona, di giustizia, di vizi e di miseria e fallibilità della natura dell’uomo.

Più che un libro vero e proprio è un pamphlet: ho impiegato di più tempo a scrivere questo post che a leggerlo!

Lo ammetto: non conoscevo Rajberti e non so come abbia fatto a non leggere le sue opere fino ad ora.

Spero di avervi incuriositə abbastanza!

📓 Mai come in questo caso è giusto dire “nunca juzgues un libro por su portada” (“non giudicare mai un libro dalla copertina”)!

Buona lettura.

02 December 2019

MA SERVE DAVVERO?: INFIMA COSMOGONIA PER CAFONI - Riccardo Cecchetti



 MA SERVE DAVVERO? È l’ennesimo libro inutile nel panorama dell’editoria italiana. Se deciderete di intraprendere questo viaggio all’interno dell’estetica e del cervello di Riccardo Cecchetti sarete i benvenuti. Ma se è vero che dalla testa di Zeus uscirono divinità e idee spaventose, immaginate da quella del Cecchetti! Il lettore si prepari ad una vera e propria cosmogonia nella quale appariranno i personaggi che da anni ispirano l’immaginario del maestro: da Majakovskij a Paolo Pulici, dalla eterea signorina Richmond di Nanni Balestrini a Mishima, tutti coordinati sotto la regia lisergica di un maestro Woland/William Burroughs che ordisce la trama sia del lavoro grafico che di quello letterario. 
Dopo il viaggio iperuranico de La sesta vocale (El Doctor Sax 2019) in cui il nostro Cecchetti incontra niente meno che Dio in persona, questo è un libro sull’inutilità stessa dell’esistenza, che continuiamo a portarci appesa sulla schiena come scimmie, ma di cui non capiamo il senso. Un libro inutile sull’inutilità, per Oscar Wilde avrebbe rappresentato il culmine della produzione artistisca, ma per Cecchetti la sua cosmogonia è infima e per cafoni, fatta di idoli umani, troppo umani, donne troppo donne, paradossi, visioni e cialtronerie. Insomma, il libro che non stavate cercando. Ma serve davvero? 









RICCARDO CECCHETTI “Marchigiano di nascita in quel di Sarnano, Riccardo conosce nei primi anni ’90 il pittore Magdalo Mussio, che dalla sua Toscana si è trasferito nelle campagne delle Marche, e insegna all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dice Cecchetti «L’incontro con Magdalo mi ha fatto drasticamente cambiare idea su qualsiasi approccio alle arti figurative». Il rapporto con Mussio, personaggio che alla pittura univa la passione per il teatro, il cinema, l’editoria; propugnatore di una forma di espressione artistica che deve coinvolgere l’immagine e la parola, segnerà in profondità il percorso espressivo del suo allievo. La gavetta di Riccardo è fatta di vari ed eventuali mestieri per garantirsi il pane quotidiano: animatore, barista, corrispondente locale del Messaggero, redattore per alcune riviste locali disegnatore di Prezzemolo per gli sfondi, amministratore di condomini, direttore di hotel. Poi iniziano le collaborazioni con Selen, Frigidaire, Caffè Illustrato, Il Manifesto. Sulla soglia dei quarant’anni, decide di trasferirsi a Torino, lì trascinato dalla forza della sua fede calcistica granata. L’incontro con Marco Peroni, altro personaggio poliedrico che sa giocare su più livelli con i testi, lo porta alla prima pubblicazione per l’editore Becco Giallo:una graphic novel che ha come protagonista il calciatore beat e ribelle Gigi Meroni, fuoriclasse del Torino degli anni ’60. Ad essa segue, in occasione del mezzo secolo dalla scomparsa, una seconda graphic novel dedicata ad Adriano Olivetti: Adriano Olivetti, un secolo troppo presto e I 41 colpi, omaggio alla poetica di Bruce Springsteen. Vive a San Salvario, insieme a Porta Palazzo il quartiere più multietnico di Torino”. 



Luciano Del Sette (Il Manifesto)