Il viaggio in cui Velez ci prende per mano sorprende per la sua capacità di svelare l’uomo- poeta dietro la maschera del sarcasmo, così come la vocazione di Laforgue a ricercare nuove forme di espressione del reale partendo da un passato risemantizzato verso un futuro che esiste/non esiste nel sogno della mente liberata. Un viaggio che lo porta a chiedersi perché dopo centocinquant’anni dalla sua morte questo autore francese venga ancora tradotto e studiato in Italia e nel mondo. Il poeta e narratore francese dalla prima traduzione, di Margherita Sarfatti del 1919, all’ultima del 2023 di Luigi Azzariti-Fumaroli, non ha mai smesso di essere tradotto dai suoi cugini transalpini accumulando, come riporta Velez, una trentina di titoli (ristampe comprese) catalogati tra la biblioteca nazionale di Roma e quella di Firenze. [dall’introduzione di François Proïa]
Antonino Velez, traduttore e interprete di formazione, docente di lingua e traduzione francese presso l’Università di Palermo, si occupa prevalentemente di traduzione, linguistica e didattica del francese. Le sue ricerche nel campo della traduzione spaziano da quelle letterarie (poesia, gialli) a quelle dei fumetti, alla traduzione multimediale, al sottotitolaggio e alla traduzione dei testi delle canzoni.