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08 May 2019

LA SESTA VOCALE - di e(s)senza Riccardo Cecchetti

Può succededere, in un bar di un piccolo paese dell’entroterra marchigiano, intorno alle sette di sera, ora dell'aperitivo, che quattro incorruttibili cialtroni decidano di affittare un dirigibile per andare alla ricerca del Padre Eterno. Certamente può succedere, farfugliando transustansazioni e cosce, quasi transumanze. La Sesta Vocale, fondamentalmente è questo: una narrazione quasi autobiografica della poesia che ristagna in provincia, di quel sottile privilegio che si ha nel frequentare, per necessità, qualsiasi categoria di essere umano, superando i compartimenti stagni dell’altrove. Più o meno è tutta qui la quaestio, un gruppo di sciamannati, quasi armata Brancaleone, scalcinati eroi che decidono di intraprendere un’improbabile avventura. Esite la sesta vocale? Qualcuno ne è convinto, ma non vogliamo anticipare più di troppo. 

Riccardo Cecchetti, marchigiano di nascita, torinese di adozione, torinista per vocazione, nasce e vive per anni, in questo piccolo paese, Sarnano, in provincia di Macerata, divagando di amori ed insolite pulsioni estetiche. Inizia con Frigidaire, Blue (ebbene sì è stato anche impenitente pornografo) Il Manifesto, il Becco Giallo per intraprendere questo insolito viaggio con El Doctor Sax.




07 May 2019

IL CUORE QUANTISTICO - Cristina Vitagliano

William Levante, poeta alle prese con un cervello fiaccato dalla ricerca della perfezione, e sua moglie Eden, pasticcera dotata di un cuore molto speciale, "unico nel genere dei cuori", vivono a Hedgehog, il piccolo borgo che fa da sfondo a questa fiaba nera e surreale. Tra orologi, meccanica quantistica, poesia e atmosfere dolcemente macabre, questo romanzo breve trasporta verso un mondo senza tempo dipingendo una storia d'amore troppo insolita per essere reale...


Cristina Vitagliano (1991) è una scrittrice, traduttrice ed editor di Torino. Si avvicina al mondo della letteratura dark grazie al maestro Edgar Allan Poe, al quale dedica anche la tesi di laurea in Lingue e Letterature Moderne. Esordisce come scrittrice nell’anno 2016 con la raccolta di racconti intitolata “Dark Phantasy – Fiabe del macabro e dell’assurdo” Pathos Edizioni e ha curato le traduzioni di "Benito Cereno" di Melville e "I duellanti" di Conrad per El Doctor Sax.




23 July 2018

20 July 2018

02 May 2018

RACCONTI DI UN ETEROMANE - Jean Lorrain

TRADUZIONE:
MARTA CAPUA 

Jean Lorrain (9 Agosto 1855- 30 Giugno 1906) “pittore compiacente di ebbrezza e perversioni” così lo definisce il Grand Larousse Encyclopédique. Nato come Paul Duval, Lorrain fu un poeta, romanziere ed eteromane. Nato a Fécamp nel 1855, si trasferì a Parigi nel 1876, precisamente a Montmartre, dove cominciò scrivere sotto gli pseudonimi di Mademoiselle Baudelaire, Monsieur La Putaine o Monsieur Le Cul. La sua omosessualità fu così insolente, ed eccentrica che lo spinse a sfidare a duello Proust, dopo averlo accusato di essere anch’egli omosessuale, e Maupassant, che invece lo ferì ad una spalla; fu, inoltre, intimo amico dell’attrice Sara Bernhardt. Personaggio eccentrico e discusso già tra i suoi contemporanei, abusò di droghe e lottò a lungo contro la sifilide. Morì a Parigi, a 50 anni, a causa di una peritonite.

I “Racconti di un eteromane” sono allucinazioni, dove, come in un ballo in maschera, incubi e paure, tipiche dei racconti di Edgar Allan Poe, si mescolano con la bohème parigina durante l’apogeo della Belle Époque. Questo libro, composto da brevi racconti sull’eteromania, rispecchia le caratteristiche essenziali dell’opera di Lorrain: pessimismo, tolleranza, vizio, il gusto della provocazione e la compulsiva ricerca dei “paradisi artificiali”, il tutto incorniciato da una percezione visionaria dell’esistenza.

“Scendendo dalla scalinata del palazzo, lei incontrò grandi ombre che salivano in senso opposto: erano forme di cavalieri con elmi, dame vestite a festa e monaci incappucciati; vi erano anche prelati con mitra, lanzichenecchi e paggi, il profilo dei morioni, delle bandiere e delle lance emergeva in nero sull’alta tappezzeria, ma non erano nient’altro che ombre e non facevano nessun rumore. Gerda si trattenne, non osando fare un altro passo davanti a quel corteo silenzioso. «Non temere» gracchiò il corvo posato sulla sua spalla «sono più vuoti del fumo, sono i Sogni, non appena si spengono le luci, tutte le notti, invadono il palazzo»”.
Jean Lorrain




27 April 2018

FAVOLE DI LIBERTÀ - Antonio Gramsci


INTRODUZIONE:

JUANJO MONSELL

COPERTINA: 
RICCARDO CECCHETTI

TRADUZIONE DELL'INTRODUZIONE:
LAVINIA STORNAIUOLO 

Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) è stato un filosofo, politico e giornalista italiano. Nato in una umile famiglia sarda, studiò lettere a Torino, dove entrò in contatto con gli ideali marxisti. Deluso dalla deriva del Partito Socialista, decise di fondare insieme ad alcuni comunisti il ​​Partito Comunista Italiano, nelle cui fila venne eletto deputato. Con l'ascesa al potere di Mussolini, Gramsci fu riconosciuto come uno dei più intransigenti intellettuali anti-fascisti e per questo venne incarcerato dal regime nel 1927. In prigione si dedicò allo studio e alla scrittura della sua grande opera: i “Quaderni del carcere”.

"Favole di libertà" è una raccolta di storie popolari reinterpretate da Gramsci e adattate al contesto socio-politico del suo tempo. La complessità delle idee contenute e la semplicità con cui sono trattate, essendo destinate all'iniziazione del bambino al mondo adulto, conferiscono a questo libro un grande valore letterario e pedagogico.

"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza."
                                                                   Antonio Gramsci