25 September 2023

CONTRA LA CARROÑA POÉTICA SUBVENCIONADA - por Rafael Becerra

 




Tengo un sueño persistente, obsesivo, y lo peor, real. La poesía pierde la calle secuestrada por burócratas, por andróginos cerebrales que creen dominar un arte que se escapa entre los dedos de los que se jactan de ser lo que no son. Un ejército de junta letras, de pega versos, se arremolina alrededor de las instituciones olisqueando culos de consejeros, concejales, y diputados. Buscan la caricia en la cabeza que les abra la puerta de la subvención, del certamen, de su pestilente propuesta apoyadas por instituciones a los que la palabra cultura les parece una catedral llena de humedades que rellenan con poliespan y luces creyendo que ofrecen la palabra y el arte al pueblo.

Y el pueblo se lo cree.

Someten su pensamiento y se someten a la moda, a la vertiente, a la novedad ovillada en caramelo podrido que confunde el camino. No es cosa fácil escribir un poema, ni pintar un cuadro, ni sufrir el proceso de cualquier creación, si dejamos en manos mediocres estas cuestiones corremos el riesgo de claudicar nuestra libertad. La poesía por mucho que lo pretendan no tiene hogar, y mucho menos institución apolillada que la abandere. La poesía es libre y se manifiesta en los lugares y personas más insospechadas, es susurro, es luz y oscuridad, es guarida y prisión, es muerte y es vida, y por lo tanto impredecible e insobornable. No se crean todo lo que escuchan, sobre todo si es ofrecido en bandeja de plata, su mirada limpia es fundamental, búsquela en la calle, en los ancianos, en los niños, en la podredumbre o en la belleza básica, pero no pretenda encontrarla en festivales plagados y organizados por camarillas de aprovechados que no saben ni sabrán, por muchos libros que escriban, de lo que están hablando.

Las personas que amamos el verso libre de ataduras, profundo, espontáneo, flamígero y luminoso, negamos y manifestamos nuestra repulsa frente a los apesebrados rebaños de adalides culturales, funcionarios que pretenden prender la belleza sin saber que forma tiene, que encabezan reuniones y organizan festivales a costa del dinero público con el fin de vivir del cuento, aparentando unos conocimientos que no tienen y una sensibilidad de la que carecen. Son doctos en mediocridad, panfletarios con las tripas llenas de gases que es donde modelan sus inmundicias literarias que son celebradas por sus mecenas que encumbran a sus pupilos con un coro de rebuznos.

El poema es indómito y salvaje, asalta tu sueño, te aborda como un pirata en el océano, o te abruma como una lluvia de estrellas. Sus dominios son la vida y la muerte, la oscuridad y la luz, lo inexplicable y lo sublime, pero, sobre todo, se encuentra a años luz de los cuadernos de la ambición y de los falsos poetas que solo sueñan con el reconocimiento, una cuadra caliente y el morral lleno de cereal.

Rafael Becerra


23 June 2023

UNA SVASTICA SUL VISO di Luca Buoncristiano su ELEONORASIRA - di Eleonora Siracusa (Instagram)

 



Credo sia stato Umberto Eco a dire che, mentre le verità scientifiche possono sempre essere messe in dubbio, e devono essere continuamente verificate, le verità romanzesche offrono un modello di verità incontrovertibile; ci penso sempre a quest’idea, mi piace molto, e ci ho pensato vieppiù leggendo Una svastica sul viso: perché qui @lucabuoncristiano “ruba” Charles Manson al mondo per consegnarlo alla verità della sua finzione letteraria.
E nella verità del mondo di sotto - di quella romanzesca - non conta nell’anima di chi scavi, conta solo che tu sappia farlo.
Ho ucciso qualcuno?

(La mia precedente recensione su un libro dello stesso autore la trovate indietro nel mio profilo e voi direte: “‘sti cazzi!”, ma io ve la segnalo lo stesso perché dovete comprare i libri di @eldoctorsax, i quali hanno anche ottime copertine soft touch che piacciono ai gatti)


16 May 2023

12 May 2023

CAMERA OSCURA - Luca Moccafighe



 COPERTINA:

RICCARDO CECCHETTI E SIMONA CAPRIOLI


Lo smarrimento non sempre ha un'accezione positiva, può invece rivelarsi fatale: è quanto accade ai protagonisti delle due vicende qui raccontate, solo in apparenza distanti nei luoghi e nel tempo. Quando l'abisso non solo ci sta guardando, ma forse ci sta venendo incontro. 

Il libro si compone di due racconti, entrambi ci svelano la storia dei protagonisti soprattutto attraverso le loro lotte. Il primo cerca di arrivare al lavoro mentre continua a perdersi per la città in una serie di inconvenienti che sembrano non farlo arrivare mai. Il secondo, un parroco di campagna, vive uno smarrimento che assume maggiormente i connotati della ricerca interiore. Il lettore di Camera Oscura viene trascinato in una serie di accadimenti che sviano continuamente i protagonisti dai loro obiettivi. Sono così i personaggi di Moccafighe, in lotta tra il libero arbitrio e il sentirsi in balìa degli eventi.

Luca Moccafighe, nato nel 1969 a Torino, ha pubblicato saggi su Jeff Buckley, Dario Fo, Nick Cave, ha tradotto Jack London, Georg Buchner, Aleister Crowley e Lawrence Ferlinghetti. Il suo ritratto romanzato di Benjamin Fondane è stato selezionato come libro del giorno dalla redazione di Qui Comincia, Rai Radio3. Nel 2020 ha pubblicato Ombra mai fu, la sua prima prova di narrativa pura


06 May 2023

BACI DA VARIGOTTI - Lorenzo Giorda

Osvaldo Furiosi nella vita ha scelto sempre la strada più comoda: il lavoro da impiegato, sposa una donna che lo comanda a bacchetta, segue ogni giorno le stesse abitudini, i soliti amici del bar e l'immancabile periodo balneare sulla Riviera ligure. Proprio alla vigilia delle vacanze estive, la sua metodica esistenza viene sconvolta da una penna magica e da alcune cartoline con potere divinatorio, che trascineranno il buon Osvaldo in una divertentissima favola contemporanea, all'interno della cornice di una magica Varigotti. 

Lorenzo Giorda (Rivoli 1963), conosciuto negli ambienti musicali come Lord Theremin, è un polistrumentista che ha partecipato a svariate produzioni, e ha creato colonne sonore per performance, film muti e spettacoli teatrali. Ha partecipato a festival europei e nazionali, tra cui la Biennale di Venezia. La sua principale occupazione è lo studio, la sperimentazione e la diffusione del theremin. Ha scritto una favola per resistere alla pesantezza del mondo.

«Finita la pasta e sorseggiato con calma l’ultimo goccio di vino, rimase immobile sulla seggiola, fiocamente illuminato dalla lampada da tecnigrafo applicata allo scrittoio. Si sarebbe dovuto mettere a scrivere alacremente per recuperare il tempo perduto. Invece, si alzò e si diresse con calma verso la cucina per posare il piatto vuoto e riempire di nuovo il bicchiere da portare allo scrittoio. Calmo, pacato come non era mai stato, cominciò a scrivere la sua nuova vacanza».



03 May 2023

MEGLIO UN DEMONIO CHE UN CRETINO - Anacleto Verrecchia

 AFORISMI E PENSIERI

A CURA DI 
DARIO STANCA

COPERTINA: 
RICCARDO CECCHETTI




«L’uomo è qualche cosa in più o di sbagliato. Meglio toglierlo di mezzo»: questa l’idea che sta al centro del pensiero di Anacleto Verrecchia. Pensatore onesto, insofferente alle mode culturali, con uno stile lucido e dissacrante, si è impegnato in una proteiforme attività culturale: filosofo, scrittore, biografo e giornalista. Questo volume vuole essere un omaggio alla sua grande figura di intellettuale, attraverso una variegata raccolta di suoi aforismi, battute e pensieri fulminanti, tratti da opere divenute negli anni di difficile reperibilità.  Gli estratti sono stati selezionati da Diario del Gran Paradiso, Sulla filosofia da Università, Rapsodia viennese, Vagabondaggi culturali, La stufa dell’Anticristo e dall’opera postuma Lettere Mercuriali.


ANACLETO VERRECCHIA (Vallerotonda 1926-Torino 2012). Filosofo e germanista dallo stile inconfondibile, fu collaboratore di importanti quotidiani, quali La Stampa, Die Presse, Die Welt. Ha vissuto per lungo tempo a Vienna come addetto culturale presso l’Istituto Italiano di Cultura. Tra i suoi numerosi libri, tradotti anche all’estero, vanno ricordati quelli su Nietzsche, Schopenhauer, Giordano Bruno, Prezzolini e Lichtenberg. El Doctor Sax ha ripubblicato Cieli d’Italia (2019) e Diario del Gran Paradiso (2020), le due opere più intime e con valore letterario della produzione di Verrecchia.


«Tutti gridano al miracolo di Fatima e corrono a inginocchiarsi dinanzi alla Madonna che là, secondo leggenda, sarebbe apparsa ad alcuni pastorelli analfabeti e probabilmente allucinati. Strane, queste Madonne: non compaiono mai a un filosofo o a uno scienziato, ma sempre a pastorelli o a scimuniti».





01 May 2023

HE VISTO MORIR - Marina González

PORTADA:

RICCARDO CECCHETTI



«Es una lucha antológica, constante, diaria, esta que, se da entre la vida y la muerte., Es un privilegio percibirla. Es un honor encontrarte, en el centro de esa batalla, y comprender que, a fin de cuentas, somos, el tiempo que nos queda». 


Al llegar a casa después del trabajo Alicia recibe una, llamada demoledora. La noticia es tan brutal que sacude, los cimientos de su existencia, provocando una huida, impredecible. Alguien importante ha desaparecido y no, sabe cómo lidiar con ello. Para sobrevivir a todas las, emociones que amenazan con hacerla desaparecer, mete, en una mochila lo imprescindible y escapa esa misma, noche de su vida. Su destino es una cabaña en medio del, bosque, donde tiene intención de permanecer, indefinidamente., Intimista, auténtica, sincera y sorprendentemente, divertida, la autora nos habla a través de la protagonista, del desasosiego que trae consigo todo proceso de duelo, pero al mismo tiempo del descubrimiento de un nuevo, mundo lleno de posibilidades.


Marina González (1985) es una escritora valenciana que vive en una masía aislada en la provincia de Castellón. Su voz a veces habla en tono cínico de una descripción del mundo que se deshumaniza paulatinamente. En ella vemos homenajeados referentes de la poesía universal: Safo y Dylan Thomas, Pessoa y Emily Dickinson, pero sin perder por ello su propia voz. Con El Doctor Sax Editorial también ha publicado sus poemarios Puro Buitre (2018) Moluscos (Segunda ed. 2020) y un libro de relatos titulado Mutagénesis (2019).