I riferimenti biblici e letterari che profeticamente animano la storia sono gli omaggi intellettuali che l'autore riconosce come patrimonio alla storia.
Il cammino gnostico e poetico, nell'attesa dell'incontro con Dio, è una terra di nessuno tra istinto e profondità, un'alleanza cupa e leggera che asseconda misticismo e filosofia con la complicità terrena e carnale nell'indagine dell'esistenza.
L'autore, nella viziosità della sua narrazione, è spietato, irriverente, compiaciuto e rovinosamente complice nell'ironica e grottesca pietas sulla condizione umana, nella deriva incontrollata avida di salvezza.
L'opera di Riccardo Cecchetti rivela la necessità e la possibilità di un'autentica forma di conoscenza, alimentata dal dubbio e dalla coscienza.
La qualità oscura e vibrata del suo immaginario è una miracolosa teatralità disegnata, una carica magnetica di sfumature seduttive che decantano e deridono l'anima.
La sua estrema sensibilità è palcoscenico umano di fumose, instabili e accorate lucidità.
L'autore ogni volta inaugura una scommessa con la vita destinando romantiche inquietudini ad ogni irruente atmosfera.
La forza creativa illumina le espressioni imprevedibili del tempo e delle sue fantasticherie, inseguendo la persistente ebbrezza stilistica dell'autore.
Rita Bompadre