Vi piacciono le biografie? Non potete non leggere questo bel libro pubblicato dalla casa editrice El Doctor Sax , lettura che ha chiuso l'anno vecchio e iniziato quello nuovo.
È la vita di Lawrence Ferlinghetti animatore insieme a Kerouac e Ginsberg della Beat Generation, raccontata da Neeli Cherkovski, agente letterario. Un ribelle, un attivista che negli anni cinquanta si stabilì a San Francisco. Aveva appena fondato la libreria e casa editrice City Lights, chiedendo il permesso a Charlie Chaplin di usare il titolo del suo film famoso, quando Allen Ginsberg aveva letto il suo Howl ad un prorompente reading e Ferlinghetti gli mandò un telegramma ricalcando il testo di Emerson scritto per Whitman quando uscì Foglie di erba: "Ti saluto all'inizio di una lunga carriera". Ebbe il coraggio di pubblicare l'Urlo di Ginsberg, una raccolta di versi che all'America ben pensante procurò uno choc mentre per i ragazzi divenne la Bibbia. Un pezzo che gli costò diversi mesi di prigione. È autore di un romanzo surrealista, Lei, dove molti sono i passaggi dedicati alla città eterna.
Il poeta vivrà 102 anni, ma quante vite ci sono state dentro la sua vita? Quanti sogni ha divulgato? Non dimostrava il secolo che si portava addosso e soprattutto non gli importava granché; a importargli sono gli avvenimenti, gli amici, le storie che gli hanno riempito la vita.
Ferlinghetti dice che solo la poesia può offrirci la forza, nell'anima e nella mente per affrontare la vita, anche se non riusciamo a risolverla; può restituirci la pace sottratta dalle menti ottenebrate dal disagio della violenza.
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