21 December 2018
13 December 2018
11 December 2018
04 December 2018
GUERRA - Daniele Mattei
Guerra: come uno squarcio.
Guerra è un libro di poesie e un racconto che s’intrecciano tra loro. Le liriche si specchiano richiamandosi a vicenda, spesso tendenti alla prosaicità raccontano più storie dentro la stessa storia.
Guerra è un libro diviso in dieci sezioni, di cui diverse raccontano una storia e altre sono spari solitari. Le immagini, le parole consuete, le scene, l’immaginario dell’autore si spostano e confondono volutamente da una pagina all’altra.
Guerra è disamina di diversi conflitti, di diverse fratture: dal dolore esistenziale al dilemma del sentimento, dall’ironia lucida che spesso appare a smitizzare fino a un esame impietoso del nostro tempo.
Guerra è un libro da leggere dall’inizio alla fine, farsi prendere per mano nei conflitti, nei dubbi, dalle domande. Seguire l’autore tra gli spari e le macerie, svestirsi con lui da quella divisa e prendere finalmente quel treno.
Guerra: Il ritorno da un viaggio doloroso verso una bramata pace.
Daniele Mattei è nato nel 1975, ha pubblicato in antologie curate da Antonio Veneziani. Guerra è il suo primo libro.
Guerra è un libro di poesie e un racconto che s’intrecciano tra loro. Le liriche si specchiano richiamandosi a vicenda, spesso tendenti alla prosaicità raccontano più storie dentro la stessa storia.
Guerra è un libro diviso in dieci sezioni, di cui diverse raccontano una storia e altre sono spari solitari. Le immagini, le parole consuete, le scene, l’immaginario dell’autore si spostano e confondono volutamente da una pagina all’altra.
Guerra è disamina di diversi conflitti, di diverse fratture: dal dolore esistenziale al dilemma del sentimento, dall’ironia lucida che spesso appare a smitizzare fino a un esame impietoso del nostro tempo.
Guerra è un libro da leggere dall’inizio alla fine, farsi prendere per mano nei conflitti, nei dubbi, dalle domande. Seguire l’autore tra gli spari e le macerie, svestirsi con lui da quella divisa e prendere finalmente quel treno.
Guerra: Il ritorno da un viaggio doloroso verso una bramata pace.
Daniele Mattei è nato nel 1975, ha pubblicato in antologie curate da Antonio Veneziani. Guerra è il suo primo libro.
03 December 2018
02 December 2018
29 November 2018
19 November 2018
El Doctor Sax su Il Corriere della Sera - di Massimiliano Nerozzi (Italiano)
Precisazione sul discorso TAV, posto che possa fregare realmente a qualcuno la mia opinione sul tema:
Il mio discorso dell'intervista al Corriere della Sera su Torino entrava in un'ottica un po' più ampia e amara, nel senso che mentre i torinesi e i piemontesi si accapigliavano per 20 anni su un tunnel ferroviario, gli Agnelli svendevano la Fiat agli americani, Marchionne obbligava gli operai diMirafiori al referendum "o fai come dico io, o ti tolgo il lavoro", mentre, chi la governava invece di opporsi a questi ricatti, con Marchionne ci giocava a scopone e lottizzava una città. Forse più che su un tunnel avremmo duvuto scannarci sui temi veri che hanno stravolto e affossato la città di Torino: dal flop post Olimpico, alla chiusura (il fallimento!) della Fiat e di tutto l'indotto, ad una città che invece di reinventarsi, alimentava un sistema di potere fine a se stesso.
Penso che l'argomento TAV venga utilizzato strumentalmente da 20 anni a seconda degli interessi del momento, da varie forze politiche. Penso che nonostante tutte le campagne anti-TAV, alle quali ho partecipato in prima persona, questa grande opera non sia mai stata messa in realmente in discussione dagli enti pubblici. Penso che visto lo stato dei lavori non avrebbe senso lasciare incompiuta un'opera, già poco utile, così come poco utili, anacronistiche e strumentali (se non a fini meramente politici e propagandistici) mi appaiono le 2 manifestazioni, pro e contro il TAV.
Detto anche che non sono un ingegnere civile, ma che mi occupo di libri e letteratura, vorrei vedere la stessa mobilitazione e lo stesso dibattito per temi come il Salone del Libro, dove magari, invece di fare i soliti giochini di palazzo, e scannarsi tra "analfabeti funzionali" e "madamine radical chic", si pensasse a salvare una delle eccellenze delle città che siamo ad un passo da perdere definitivamente. Sperando di non fare ancora una volta la fine dei capponi di Renzo....
29 October 2018
23 October 2018
17 October 2018
04 October 2018
03 October 2018
VALENCIA WALLS & WORDS VOL.III - Pamela Vargas
"Y como no hay segunda sin tercera, la última versión del Valencia Walls & Words ha llegado para quedarse!, el libro que captura la expresión pasajera de personas elocuentes sobre muros o estructuras públicas, vuelve otra vez con su versión numero 3 incluyendo imágenes del parque urbano jardín del Turia, El pla del real, Rusafa, Benimaclet y por supuesto de Ciutat Vella o más bien conocida como el casco antiguo de Valencia."
30 September 2018
AN ANARCHIST - Joseph Conrad
An un-named narrator is on a cattle-ranching island in South America. The manager of the company relates how he saved a runaway convict and, convincing himself he was an anarchist from Barcelona, gave him a job as an engineer on the company’s steam boat. Paul (the convict) then relates his life history to the narrator. Whilst celebrating his twenty-fifth birthday with friends in Paris, he gets drunk, fights with police, and goes to jail. On release he cannot get work. He falls in with a group of anarchists who support themselves by stealing from the rich. When they attempt to rob a bank the plot is foiled and he is deported to a penitentiary island in Cayenne (French Guiana).
The convicts there organise a mutiny and the prison warders are overthrown. Paul does not participate in the uprising for humanitarian reasons. Whilst hiding in some bushes he watches soldiers pursuing convicts, then on finding a revolver he escapes in a boat. Two other convicts seize control of the boat and they all row off to sea to escape.
Joseph Conrad, (born Dec. 3, 1857, Berdichev, Ukraine, Russian Empire [now Berdychiv, Ukraine]—died Aug. 3, 1924, Canterbury, Kent, Eng.), English novelist and short-story writer of Polish descent, whose works include the novels Lord Jim (1900), Nostromo (1904), and The Secret Agent (1907) and the short story “Heart of Darkness” (1902). During his lifetime Conrad was admired for the richness of his prose and his renderings of dangerous life at sea and in exotic places.
28 September 2018
LE CHEF-D'OEUVRE INCONNU - Honoré de Balzac
Le jeune Nicolas Poussin, encore inconnu, rend visite au peintre Porbus dans son atelier. Il est accompagné du vieux maître Frenhofer, qui émet de savants commentaires sur le grand tableau que Porbus vient de terminer. Il s’agit de Marie l'Égyptienne, dont Frenhofer fait l’éloge, mais qui lui paraît incomplet. En quelques coups de pinceau, le vieux peintre métamorphose le tableau de Porbus au point que Marie l’Égyptienne semble renaître à la vie après son intervention. Toutefois, si Frenhofer domine parfaitement la technique, il lui manque, pour son propre ouvrage, La Belle Noiseuse, toile à laquelle il travaille depuis dix ans, le modèle en art idéal, une femme qui lui inspirerait la perfection vers laquelle il tend sans jamais l’atteindre. Ce futur chef-d’œuvre, que personne n’a encore jamais vu, serait le portrait de Catherine Lescault.
Honoré de Balzac (1799-1850), il est considéré comme le créateur du roman réaliste moderne. Ses premiers ouvrages, des romans écrits à la manière de Walter Scott et de médiocres comédies, ne lui valurent guère de succès. Il collabore à de nombreux journaux. Il entreprend la publication de ses romans par feuilletons dans les revues. Avide de gloire et de richesse, il se lance en 1825 dans l'édition, aventure dont il sortira ruiné à tout jamais. Ses relations amoureuses avec Mme de Berny, qui lui ouvre les portes des salons fermés de l'aristocratie, sont le prélude à une carrière d'écrivain à la mode. Il conçoit vers 1833 le projet de la Comédie humaine, un grand cycle de romans qui relaterent les aventures d'une série de personnages unis par les liens du sang ou de l'amitié.
27 September 2018
JOURNAUX INTIMES - Charles Baudelaire
C'est en 1887, dans les Œuvres posthumes, que furent publiés pour la première fois, sous l'appellation de Journaux intimes, les 3 ensembles de notes rédigées par Baudelaire entre 1855 et 1865 pour Fusées et Hygiène que Jacques Crépet rattache au premier recueil, et 1859-1866 pour Mon Cœur mis à nu. Ce dernier titre semble avoir été inspiré à l'auteur par Edgar Poe dans ses Marginalia : « S'il vient à quelque ambitieux la fantaisie de révolutionner d'un seul coup le monde entier de la pensée humaine, de l'opinion humaine et du sentiment humain, l'occasion s'en offre à lui. La route qui mène au renom universel s'ouvre droite et sans obstacle devant lui. Il lui suffira en effet d'écrire et de publier un très petit livre. Le titre en sera simple – quelques mots bien clairs – Mon Cœur mis à nu. [...] Mais l'écrire – voilà la difficulté. Aucun homme ne pourrait l'écrire, même s'il l'osait. Le papier se recroquevillerait et se consumerait au moindre contact de sa plume enflammée. » Le texte de ces recueils de notes trouva son établissement quasi définitif dans l'édition que donna en 1949 Jacques Crépet des Journaux intimes
Charles Baudelaire, né à Paris le 09/04/1821, mort à Paris le 31/08/1867. Grand poète du XIXème siècle, Charles Baudelaire est connu pour sa vie de bohème. Auteur torturé, il publia de son vivant une seule œuvre, les Fleurs du Mal. Ce recueil de poèmes fut condamné et censuré à sa sortie, car trop choquant pour la morale bourgeoise, avant de passer à la postérité. Baudelaire y met en lumière la dualité entre la violence et la volupté, le bien et le mal, la laideur et la beauté, l’enfer et le ciel.
24 September 2018
PURO BUITRE de Marina González - Reseña de un lector en Amazon
Visceral, violenta, cálida, fría, húmeda, melancólica, salvaje, fluida, orgánica... difícil encontrar una sola palabra que resuma la poesía de la autora. ¿Asombrosa, quizá?
Sus relatos nos acercan a historias cotidianas que se mueven entre la tragedia, la incertidumbre, el patetismo y la risa; incluso a veces todo en la misma historia (Me viene a la mente uno en particular: Los Gómez). Consigue de forma brillante que, por unos momentos, nos sintamos testigos de las intimidades de unos completos desconocidos.
Personalmente, me he quedado con ganas de más. Habrá que estar pendiente de la colección de relatos y la novela inéditas que se anuncian en sus últimas páginas.
Paco
20 September 2018
18 September 2018
PURO BUITRE - Marina González
Con Puro Buitre, su cuarto poemario, Marina González (Valencia, 1985) marca una fractura importante respecto a su producción poética anterior. Es un libro desencantado, traspasado por el desasosiego y sumergido de lleno en las tintas atlánticas de Lisboa, donde la autora vive desde hace unos años. Puro Buitre empuja al lector desde la primera página hacia el lado más oscuro y animal de la condición humana, dejando tras de sí pocas posibilidades de redención.
La voz de Marina González es un grito de dolor, y al mismo tiempo la cínica descripción de un mundo que se deshumaniza paulatinamente. Es una voz en la que retumban los ecos de la poesía universal: ecos de Safo y Dylan Thomas, de Pessoa y de Emily Dickinson, y que no obstante conserva su propia originalidad.
La autora pinta cuadros poéticos neo-expresionistas, enmarcando la poesía dentro de lo cotidiano y creando coloridos contrastes entre mundos postizos y sentimientos verdaderos, entre las miserias humanas y lo más elevado de nuestra existencia: la poesía.
«Hay un pajarito aplastado en el asfalto. Un círculo de masa y dieciocho plumas. El viento todavía simula movimiento. Vivió a la intemperie, como todos».
14 September 2018
PUDD'NHEAD WILSON - Mark Twain (New Edition 2018)
Born November 30, 1835 in Florida, Mark Twain “came in with the comet” and as he predicted he went “out with the comet” passing away on April 21, 1910, the day after Halley’s Comet returned. His real name was Samuel Longhorne Clemens, and he took his pen name from his days as a riverboat pilot on the Mississippi River where the cry “mark twain” signaled the depth of water -- about 12 feet was required for the safe passage of riverboats. Mark Twain was a talented writer, speaker and humorist whose own personality shined through his work. As his writing grew in popularity, he became a public figure and iconic American. As the young country grew in size but not in a cultural manner to the liking of the European gentry, it became fashionable to criticize "the ugly American.”
Pudd’nhead Wilson is setted in the fictional Missouri frontier town of Dawson’s Landing on the banks of the Mississippi River, in the first half of the 19th century. David Wilson, a young lawyer, moves to town and a clever remark of his is misunderstood, which causes locals to brand him a ”pudd’nhead” – a nitwit. His hobby of collecting fingerprints does not raise his standing in the townsfolk’s eyes, who see him as an eccentric and do not frequent his law practice. Puddn’head Wilson moves into the background as the focus shifts to the slave Roxy, her son, and the family they serve. Roxy is only one-sixteenth black, and her son Valet de Chambre (referred to as ”Chambers”) is only 1/32 black. Roxy is principally charged with caring for her inattentive master’s infant son Tom Driscoll, who is the same age as her own son...
21 August 2018
WILSON LO SVITATO - Mark Twain (NUOVA EDIZIONE 2018)
La storia è ambientata nella prima metà dell'800, a Dawson’s Landing, una cittadina della Louisiana sulle rive del Mississipi dove vive una comunità di famiglie borghesi quasi tutte in possesso di campi di lavoro e di schiavi neri. Un piccolo mondo chiuso in se stesso, in cui si tramandano i privilegi di generazione in generazione, dove a trionfare sono il pettegolezzo e una morale comune di provincia. E' in questa cittadina che giunge in un giorno d'inverno del 1830 un giovane avvocato in cerca di fortuna, David Wilson, con una ossessiva passione per le impronte digitali, che verrà soprannominato Lo Svitato a causa di una sfortunata battuta pronunciata proprio il giorno del suo arrivo. Wilson è l’elemento singolare, il singolo che entra a risolvere i vari dualismi che si troverà a sbrogliare. Wilson è poco più di una comparsa per buona parte del romanzo, ma che invece assumerà un ruolo di primaria importanza nell'ultimo atto di un intrigo assai curioso. La vicenda ruota intorno alla figura di Roxanne, una schiava mulatta che fa di tutto per assicurare al suo figliolo una vita migliore, scambiandolo di culla con il figlio del suo padrone, stravolgendo le esistenze dei due bambini. Vite ambigue che porteranno un ragazzo mulatto a vivere tra i privilegi e i vizi di un bianco proprietario terriero e un bianco a vivere come uno schiavo con sangue nero. Twain fa emergere come le differenze razziali e la schiavitù siano in realtà categorie inesistenti,facendo capire al lettore come sia l’ambiente circostante a formare l’individuo mettendo in evidenza l’ottusità della mentalità dei suoi contemporanei.
Nato 30 novembre 1835 in Florida, Mark Twain " venne al mondo come una cometa", " e morì il 21 aprile 1910, il giorno dopo il passaggio della cometa di Halley attraverso l’orbita terrestre. Il suo vero nome era Samuel Longhorne Clemens, pescò il suo nome d'arte dai suoi giorni come pilota battello sul Mississippi, dove il grido "Mark Twain" veniva usato dai marinai per segnalare la profondità dell’acqua. Mark Twain era uno scrittore di talento, un sagace oratore e umorista brillante. Mise in luce le contraddizioni di un nuovo paese che stava crescendo economicamente, ma che rimaneva fossilizzato dal punto di vista culturale e sociale. Twain fu uno dei primi intellettuali antimperialisti che utilizzò la letterataura come strumento di denuncia contro il modello nascente dell’ Ugly American, tema che caratterizzerà tutta la letteratura statunitense del XX secolo. Non è certo un caso che William Faulkner sostenesse che “Twain è il padre di tutta la letteratura americana”.
03 August 2018
Opera Iniqua recensione - "Il coraggio dell'inattuale" di Daniele Mattei
Il libro di Federico Febbo è inattuale ma proprio per questo attuale. E rivoltoso. È rivoltoso il linguaggio, lo stile, il détournement elegante, l’allegoria sottile.
È rivoltoso il suo essere un massimalista e narrare una storia fregandosene delle storie, storielle, novelle e novellini inutili e minimaliste. Federico non vuole, anzi esige che sia il lettore a venire verso l’opera e non il contrario. Non svende nè tantomeno vende, semmai cerca una chiave per l’innominabile attuale come ben l’ha chiamato Calasso, che diciamo oltre che innominabile è sempre più ignobile. E a questo gioco al ribasso gioca il quasi intero mondo letterario.
Opera Iniqua è maestra di allegorie, Federico Febbo è l’antitesi e l’antidoto dell’attuale meccanismo di produzione letteraria: piccole storie per piccoli sommovimenti, più intestinali che intellettuali. Federico vola alto, indica una strada, smarrendola, smarrendosi e smarrendoci, ma sa bene quale è la sua strada, ch’è quella di una ossessiva ricerca del vero cercato tramite il suo percorso. D’altronde a ogni artista è dato il compito morale di smarrirsi e smarrirci come vuole.
Ricercare. Ricostruire.
È rivoltoso il suo essere un massimalista e narrare una storia fregandosene delle storie, storielle, novelle e novellini inutili e minimaliste. Federico non vuole, anzi esige che sia il lettore a venire verso l’opera e non il contrario. Non svende nè tantomeno vende, semmai cerca una chiave per l’innominabile attuale come ben l’ha chiamato Calasso, che diciamo oltre che innominabile è sempre più ignobile. E a questo gioco al ribasso gioca il quasi intero mondo letterario.
Opera Iniqua è maestra di allegorie, Federico Febbo è l’antitesi e l’antidoto dell’attuale meccanismo di produzione letteraria: piccole storie per piccoli sommovimenti, più intestinali che intellettuali. Federico vola alto, indica una strada, smarrendola, smarrendosi e smarrendoci, ma sa bene quale è la sua strada, ch’è quella di una ossessiva ricerca del vero cercato tramite il suo percorso. D’altronde a ogni artista è dato il compito morale di smarrirsi e smarrirci come vuole.
Ricercare. Ricostruire.
Oggi ciò tanto più appare antimoderno quanto in realtà è rivoluzionario. Cosa intendo per vero? E perché ricostruire oggi, nel compiaciuto nichilismo e annichilente panorama è rivoluzionario?
Febbo lo sa, anche se lo svela non facilmente, ma non ha alcuna intenzione di prenderci in giro e sopratutto di prendersi in giro. È vero, disprezza il mondo, ma se ci fosse anche solo una piccola pietra da levigare in mezzo al marcio per far rilùcere uno straccio di verità e bellezza - dentro questo orrore più ridicolo che tremendo - sono sicuro, lo troveremmo là ad adempiere al suo compito.
Daniele Mattei
28 July 2018
26 July 2018
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