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05 May 2025

LETTERE MERCURIALI - Anacleto Verrecchia

 



Dopo più di duemila anni di silenzio sull'Olimpo, Giove decide di inviare nuovamente sulla Terra il suo messaggero alato, Mercurio, con la missione di fare da corrispondente e vedere come andassero le cose. Il reportage è desolante: il pianeta, un tempo culla di civiltà promettenti, è ora teatro dei disastri la maggior parte causati dall'uomo, una specie che ha saputo trasformare la bellezza in rovina. In Lettere Mercuriali, ultima opera, pubblicata postuma, di Anacleto Verrecchia, Mercurio assume il ruolo di narratore disincantato, inviando a Giove rapporti pungenti e ironici sulle follie umane. Come un osservatore invisibile e onnipresente, il dio messaggero, protettore di ladri e viaggiatori, descrive le assurdità sociali, politiche e culturali con la lucidità di chi non è coinvolto ma comprende la portata della distruzione. Le sue lettere sono resoconti al vetriolo, intrisi di umorismo amaro che svela le ipocrisie e le retoriche vuote del mondo contemporaneo. Verrecchia, attraverso la voce di Mercurio, non risparmia giudizi non convenzionali su figure venerate e interpretazioni univoche della storia, stimolando nel lettore riflessioni inedite e interrogativi inquietanti.

«Dovresti sentirli, o Giove, questi ciarlatani vestiti da filosofi: macinano tutti paglia vuota o spargono volute di fumo sulla testa dei loro allievi, quando non li annebbiano del tutto. Ne ho sentito alcuni, ma, pur essendo io un dio, non ho capito una saetta di niente di quello che dicevano. Però non se la passano male, perché vengono pagati dallo Stato. Se invece dovessero essere pagati dagli allievi, come avveniva con i filosofi antichi, credo che non riuscirebbero neppure a comperarsi un paio di sandali. Questa è gente inutile come la coda dei montoni, la quale non serve né per scacciare le mosche né per coprire le pudenda».

Anacleto Verrecchia (Vallerotonda 1926-Torino 2012). Filosofo e germanista dallo stile inconfondibile, fu collaboratore di importanti quotidiani, quali La Stampa, Die Presse, Die Welt. Ha vissuto per lungo tempo a Vienna come addetto culturale presso l’Istituto Italiano di Cultura. Tra i suoi numerosi libri, tradotti anche all’estero, vanno ricordati quelli su Nietzsche, Schopenhauer, Giordano Bruno, Prezzolini e Lichtenberg. El Doctor Sax ha ripubblicato Cieli d’Italia (2019) e Diario del Gran Paradiso (2020), le due opere più intime e con valore letterario della produzione di Verrecchia, e Meglio un demonio che un cretino, raccolta di aforismi a cura di Dario Stanca.





22 April 2025

L'ALFABETO E I GIORNI: AVVENTURE TRIBALI ALLE ELEMENTARI - Gianni Milano


L'alfabeto e i giorni è un racconto sognante, ma allo stesso tempo una cronaca pedagogica rimasta a lungo custodita nei cassetti di un maestro e poeta dall'anima libera. Il libro ci riporta all'anno scolastico 1976-1977, tra le mura di una scuola elementare di Ciriè, nella provincia piemontese, dove Gianni Milano, come un capo tribù, guida la sua singolare comunità di bambini in un’avventura formativa che travalica i confini tradizionali dell'aula. Questo libro non è un arido manuale, bensì un viaggio on the road che pulsa di vita e di scoperte. Un anno intero trascorso in sella alla bicicletta, ma non solo, insieme a un gruppo di giovani esploratori, dove i veri protagonisti sono la libertà espressiva che germoglia senza costrizioni, la comunicazione che abbatte le barriere tra adulto e bambino, l'ascolto che valorizza ogni singola voce, l'esplorazione curiosa del mondo e la gioia della scoperta che accende la scintilla dell'apprendimento.

Gianni Milano (Mombercelli, 1938 – Torino, 2025) è stato un pedagogista, poeta fra i più significativi della letteratura underground, e maestro che ha incarnato con coraggio e dedizione didattiche libertarie, portate avanti sempre con entusiasmo e “stupore”. Nel 1971, già insegnante di scuola elementare a Torino, si laurea con lode in Pedagogia all’Università di Torino, con una tesi intitolata Per una educazione libertaria: la a-pedagogia. Il suo pensiero alternativo, in contrapposizione ad una consuetudine di scuola ormai superata, ha creato scompiglio e interesse negli ambienti culturali, accademici e pedagogici. Conosciuto anche come il “maestro capellone”, è stato tra i fondatori del Movimento di Cooperazione Educativa, che proponeva una nuova didattica per potenziare la libertà espressiva, la comunicazione, l’esplorazione e la scoperta. Nel 1974 ottiene il trasferimento alle elementari di Ciriè, dove insegnerà fino al 1992, prima alla Giovanni Bosco e poi alla Bruno Ciari. Gianni Milano identifica Ciriè come la propria Itaca, dove sperimenta l’innovazione e la meraviglia del proprio pensiero pedagogico: «uno spazio vivo reale e praticabile dove costruire un solido senso di appartenenza». Qui, infatti, il maestro Gianni riesce a mettere in pratica le teorie di Celestin Freinet, per una esperienza diretta della formazione: «Non fare lezioni frontali ma rispondendo alle domande dei bambini. Utilizzare gli spazi esterni all’aperto individuando nel territorio, nella natura, nella società stimoli educativi pregnanti». La bicicletta è il mezzo di trasporto utilizzato dalla classe e dal maestro stesso. 





17 March 2025

BOCCIONI: RITRATTO DI UN'ARTISTA CONTEMPORANEA - Kiki Franceschi

 



Presentazione di Gabriella Giansante


Boccioni: riflessioni di un’artista contemporanea non è un testo critico o saggio scientifico. È un racconto su Boccioni e non la sua vita congetturale o la storia immaginata. Il linguaggio, l’ambiente in cui si mosse, le amicizie, le passioni e le idee sono espresse con parole sue o che potrebbero essere le sue, poiché sempre in riferimento al suo pensiero, al suo modo di procedere nella pittura e nell’arte tutta. Il ritrovamento fortuito, singolare dei suoi Taccuini ha stimolato l’autrice portandola ad accostarsi al temperamento dell’uomo e dell’artista, ma anche a entrare nella storia dei primi del Novecento, un periodo di grandi movimenti sociali, sovversivi e rivoluzionari, ai quali fecero eco le innovazioni scientifiche, le straordinarie invenzioni artistiche e poetiche che ne attraversarono la prima metà.

Kiki Franceschi, pittrice, poetessa e saggista. Aderendo fino dalle origini all’Inismo, è presente in prestigiose mostre di questo movimento d’avanguardia. Ha pubblicato numerosi studi su Mary Shelley e sui letterati che frequentavano Bernard Berenson a Villa I Tatti, apparsi nella rivista Bérénice nel 1996, 1997 e 2001 e nella raccolta di saggi La Perturbante (Perugia, 2003). Una sua biografia critica è contenuta in Scritture femminili in Toscana, (Firenze 2006). Nel 1978 fu invitata alla rassegna internazionale La festa de la Letra, a Barcellona. Sue poesie sperimentali sono state trasmesse nel 1990 e 91 da RNE 3 nel corso della rassegna internazionale Ars Sonora. Tra le recenti pubblicazioni: Non c’è tempo per il tempo e Tous les rêves du monde (Firenze).





10 March 2025

ORFANI IN UN VUOTO STELLATO - Francesca Ricci e Kiril Bozhinov

 



Orfani in un vuoto stellato è una raccolta di testi e immagini ispirata alle vite e alle opere di scrittori attivi in Unione Sovietica durante gli anni Venti e anni Trenta del Novecento. Dalla poesia lirica simbolista di Aleksandr Blok ai racconti brevi e satirici di Michail Zoščenko, il tentativo è quello di tradurre in un tableau le voci dei singoli autori o quelle di un gruppo letterario. Da Anna Achmàtova a Michail Bulgakov, da Isaak Babel’ a Marina Cvetaeva, da Velimir Chlebnikov e Vladimir Majakovskij – figure di spicco del gruppo futurista di Hylaea – a Daniil Charms e i suoi compagni irriverenti di Obėriu, il libro è non solo un omaggio a un’intera generazione di scrittori e poeti costretti a vivere e creare in un momento storico tumultuoso, ma anche un’esplorazione della complessità dell’esperienza umana tra il sublime e l’esecrabile.

Francesca Ricci. Nata a Firenze, dove ha studiato Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti. Ha vissuto dapprima a Londra e dal 2019 risiede a Valencia, Spagna. Artista multidisciplinare e scrittrice, ha partecipato a numerose mostre a livello internazionale. La sua ricerca artistica si relaziona ad altri ambiti dell’espressività umana, dalla letteratura e la poesia, all'immagine cinematografica e la musica, alla filosofia e la psicologia e la sua pratica comprende una varietà di media, dal disegno alla pittura tradizionale, dalla tecnica mista al video.

 Kiril Bozhinov, Nato a Kočani, Macedonia, vive e lavora a Londra. Ha pubblicato i suoi racconti sperimentali nelle pubblicazioni indipendenti e la raccolta di racconti, Eclipses: Stories of Disappearances and Reappearances, (Londra, 2006). Ha scritto e diretto l’opera teatrale Chichikov and the Big-Nosed Devil, messa in scena allo White Bear Theatre di Londra (2001). È stato consulente per il London Film Festival sul cinema balcanico e dell’Europa orientale (1994-97), co-fondatore della fanzine Life is Nothing but a Belly Dance (1993-95) e giornalista musicale per varie riviste dell’Europa orientale.






17 December 2024

FIORIRÀ L'ASPIDISTRA - George Orwell




Gordon Comstock è un giovane impiegato con un buon posto di lavoro durante un periodo di crisi economica e disoccupazione che inizia a mettere in discussione il senso della propria esistenza. In teoria dovrebbe essere contento di lavorare nel campo della pubblicità, avere uno stipendio puntuale e aspirare a una vita borghese con una moglie, un figlio, un salotto nuovo e una bella pianta ornamentale, l’aspidistra. Poco a poco a Gordon questo stile di vita comincia a sembrare insensato e ha il coraggio, o l’insensato azzardo, di provare a rifiutare questo modello e si licenzia. Ha troppa paura di finire come uno dei personaggi delle pubblicità che contribuisce a creare. È terrorizzato di diventare anche lui come l’entusiasta bevitore di Bovex, un imbrillantinato impiegato ritratto al suo tavolino preferito che sorride da giganteschi manifesti su tutti i muri della città. Ma non è affatto facile sfuggire. Orwell ha scritto questo romanzo nel 1936, ma potrebbe essere stato scritto oggi e ciascuno di noi può riconoscervi le contraddizioni tra il senso delle proprie aspirazioni e quello del modello sociale che ci circonda.

George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (1903 - 1950) è stato un saggista, romanziere, giornalista e attivista politico impegnato contro le disuguaglianze e i regimi totalitaristici. Ha vissuto principalmente in Birmania e a Londra e ha combattuto come volontario repubblicano nella guerra civile spagnola. Oltre ai noti Animal Farm e 1984, caratterizzati con linguaggio metaforico e fantastico, ha scritto numerosi romanzi di critica sociale, tra i quali Burmese Days e Coming Up For Air, e ha raccontato le proprie esperienze personali tra reportage e saggio politico in Homage To Catalonia e In The Road To Wigan Pier.

Silvio Valpreda, traduttore e curatore di questo volume, è uno scrittore e saggista del quale ricordiamo tra gli altri: Capitalocene (Add editore) Finzione Infinita, La Minaccia Del Cambiamento e Corpo (Eris Edizioni).




30 November 2024

JULES LAFORGUE TRADIZIONE E TRADUZIONE - Antonino Velez

 


Il viaggio in cui Velez ci prende per mano sorprende per la sua capacità di svelare l’uomo- poeta dietro la maschera del sarcasmo, così come la vocazione di Laforgue a ricercare nuove forme di espressione del reale partendo da un passato risemantizzato verso un futuro che esiste/non esiste nel sogno della mente liberata. Un viaggio che lo porta a chiedersi perché dopo centocinquant’anni dalla sua morte questo autore francese venga ancora tradotto e studiato in Italia e nel mondo. Il poeta e narratore francese dalla prima traduzione, di Margherita Sarfatti del 1919, all’ultima del 2023 di Luigi Azzariti-Fumaroli, non ha mai smesso di essere tradotto dai suoi cugini transalpini accumulando, come riporta Velez, una trentina di titoli (ristampe comprese) catalogati tra la biblioteca nazionale di Roma e quella di Firenze. [dall’introduzione di François Proïa]



Antonino Velez, traduttore e interprete di formazione, docente di lingua e traduzione francese presso l’Università di Palermo, si occupa prevalentemente di traduzione, linguistica e didattica del francese. Le sue ricerche nel campo della traduzione spaziano da quelle letterarie (poesia, gialli) a quelle dei fumetti, alla traduzione multimediale, al sottotitolaggio e alla traduzione dei testi delle canzoni.





19 October 2024

LE DIABOLICHE - Barbey d'Aurevilly



 


TRADUZIONE:
LORELLA MARTINELLI


Le Diaboliche rivelano, sin dal titolo, i motivi di fondo della narrativa aurevilliana: passioni tumultuose e violente, possessioni demoniache, colpe inespiate, vendette implacabili, e atteggiamenti che ricalcano il gusto morboso e perverso dello scrittore normanno. L’inferno raccontato ne Le Diaboliche è visto attraverso la mediazione di un testimone-narratore, riplasmato secondo i dettami della conversazione in modo da tenere alta l’attenzione del pubblico. La realtà degli eventi evocati cede il passo a quella della narrazione e dell’orrore; lo stupore e lo scandalo si stemperano nell’ammirazione di colui che nel breve tempo della conversazione li ha saputi
magistralmente creare.

Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly (1808-1889) iniziò l'attività di romanziere con L'amour impossible (1841), ma la sua originalità si rivelò con Une vieille maîtresse (1851) in cui si rintracciano le tipiche costanti del suo mondo narrativo: l'immaginazione accesa, il realismo dell'ambientazione e il gusto di una scrittura raffinata e ricca di immagini singolari che saranno esplorate nelle Diaboliques (1874), romanzo che per la sua rappresentazione tragica e violenta suscitò un tale orrore morale da essere sequestrato.






02 September 2024

LA MASSONERIA NELL'ITALIA DEI LUMI - Gabriele Nero



Questo saggio sulla massoneria italiana ha come limiti cronologici l’inizio del XVIII secolo, ovvero gli albori della Libera Muratoria, e il periodo prerivoluzionario, fase in cui le logge entrarono in una profonda crisi d’identità. L’obiettivo è mostrare i cambiamenti e gli sviluppi interni alle logge italiane, mettendoli in relazione ai diversi atteggiamenti, talvolta repressivi, talvolta accondiscendenti, delle autorità statali e della Chiesa.

Ogni capitolo parte da un quadro europeo, senza il quale sarebbe difficile comprendere le trasformazioni avvenute all’interno delle varie confraternite, e si sofferma a descrivere schematicamente i vari sistemi massonici che riuscirono a penetrare negli stati della penisola. L’analisi prosegue poi esaminando le realtà muratorie italiane più interessanti, con la finalità non già di illustrare la globalità delle logge presenti nel Settecento nel nostro paese, bensì di privilegiare gli ambienti in cui la massoneria entrò in contrasto con le istituzioni. Ognuna delle sezioni si conclude con alcune considerazioni finali sulla massoneria e sui suoi rapporti con la Chiesa e con i governi italiani.


Gabriele Nero è nato a Torino nel 1983. Ex studente del Liceo Classico Gioberti, dopo aver conseguito la laurea in Beni Culturali, nel 2008, parte per la Spagna. A Valencia nel 2013 apre la libreria El Doctor Sax, dalla quale tre anni dopo nasce l’omonima casa editrice internazionale che pubblica in italiano, spagnolo, inglese e francese. Ha curato in prima persona gli oltre 100 titoli della casa editrice e ha tradotto, tra gli altri, opere di Jack London, Mark Twain ed Emanuel Carnevali.




28 May 2024

LA STRADA - Jack London


La Strada
è un memoir autobiografico in cui Jack London racconta di quando, diciottenne nel 1894, lasciò il suo lavoro di spalatore di carbone, salì su un treno merci e lasciò la California per iniziare la sua personale odissea, unendosi alla rivolta degli hobo, guidati dal generale Kelly. Il libro, pubblicato nel 1907 quando London aveva già trent’anni, è una raccolta di nove racconti in cui lo scrittore statunitense ripercorre le sue avventure da vagabondo, tra arresti, risse e viaggi improbabili fatti nelle intercapedini dei vagoni dei treni, ci propone uno spaccato dell’“America stracciona” durante la prima crisi economica di fine Ottocento, un paese ancora adolescente, che non aveva ancora perso la propria innocenza.

Jack London (1876 - 1916) nella sua breve vita fu marinaio, pescatore, cercatore d’oro, giornalista, esploratore, agitatore politico, ma soprattutto fu un lettore e uno scrittore compulsivo. Pubblicò più di 50 titoli tra romanzi, saggi e racconti, tra i quali Martin Eden, Il vagabondo delle stelle e John Barleycorn, oltre ai classici per ragazzi Zanna Bianca e La chiamata della selva. Jack London, lo scrittore del popolo, morì in circostanze misteriose il 22 novembre 1916 nel suo ranch in California a soli 40 anni. I giornali americani dedicarono più spazio alla notizia della sua morte che a quella dell'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria, avvenuta il giorno prima.

«Mi diedi alla Strada perché non riuscivo a starne lontano; perché non potevo pagarmi il viaggio in treno; perché non ero fatto per lavorare per tutta la vita nello stesso posto; perché… be’ perché era più facile farlo che non farlo».



01 May 2024

FANTIANA 2: Scritti su John Fante selezionati da Eduardo Margaretto

 


 TRADUZIONE: 
 FRANCESCO MELCHIOTTI 

 COPERTINA: 
 RICCARDO CECCHETTI 

A tre anni dalla prima pubblicazione, esce questo secondo volume di Fantiana, il cui obiettivo è quello di approfondire le molteplici tematiche, narrative e di vita, che ruotano intorno allo scrittore italo-americano: la profonda sofferenza degli emigrati italiani nel sogno americano, il desiderio disperato di diventare uno scrittore, il paradosso della vita dello sceneggiatore di successo a Hollywood e la rivendicazione della letteratura al di sopra di ogni cosa. Il tutto è analizzato attraverso saggi, pensieri, analisi o riflessioni di scrittori, sceneggiatori, traduttori, giornalisti, pittori, librai o semplicemente appassionati. Come scrive Eduardo Margaretto nell'introduzione: «guardando indietro, [Fantiana] aveva tutta l’aria di dover finire in uno di quei cassetti fantiani dove sono rimaste tante idee grandiose. […] A questo punto, come dice sempre Gabriele Nero, l’editore che ha avuto fiducia fin dal primo giorno in questa storia… Ci vediamo alla prossima Fantiana!

Gli scritti su John Fante sono stati selezionati da Eduardo Margaretto e tradotti in italiano da Francesco Melchiotti. Questo secondo volume comprende i testi di: Gianni Paoletti, Ambra Simeone, Juttanova, Pilar Romera, Carlos Blázquez, Giorgio Santangelo, Davide Potente, Eduardo, Eduardo Margaretto, Edgardo L. Maestro, Fabrizio Cocina, Gabriele Nero, Matthew Licht, David Sánchez, Miquel Reverté, Chiara Ruggiero, Rafa Aranda, Edu Ibáñez.


02 December 2023

LA VITA È UN PAESE STRANIERO: KEROUAC IN ITALIA 1966 - Alessandro Manca

 



La vita è un paese straniero è la ricostruzione del viaggio che Jack Kerouac fece in Italia nel 1966, quando fu invitato da Mondadori per presentare il suo romanzo Big Sur, scelto come 500° della collana Medusa. Più che un semplice resoconto di un viaggio è il racconto dello scontro titanico, ricco di provocazioni e caustiche recensioni, fra Kerouac, lo scrittore ribelle, bello come un divo di Hollywood, insofferente e ubriaco, e un establishment culturale che in Italia, ancor più che in America, non lo comprende, ne sminuisce il valore letterario e lo riconduce a uno stereotipo hippie. Alessandro Manca ricostruisce gli avvenimenti accaduti durante e attorno alle tre presentazioni, a Milano, Roma e Napoli. Il volume è corredato da interviste, articoli di giornale d’epoca, parole, tra i tanti, di Fernanda Pivano, Marisa Bulgheroni. Fra le pagine sono contenuti documenti inediti, come una lettera che l’americano inviò a Mondadori dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, fotografie di Graziella Scotese scattate a Roma e la ricostruzione della nascita del dipinto fatto a quattro mani con Franco Angeli. 

Alessandro Manca (Lecco, 1985), libero ricercatore, laureato in Lettere Moderne, da anni si occupa di poesia underground italiana, della Beat Generation e di Pier Vittorio Tondelli. Tra le sue varie pubblicazioni ha curato il libro-documentario sulla Beat Generation italiana I figli dello stupore (Sirio Films, 2018).




30 November 2023

TECNOCRAZIA - Salvatore Capolupo



COPERTINA: JAVIER ESCRIBANO

Il nostro smartphone ci spia? Abbiamo il dubbio, ma continuiamo a rimanere connessi. L’universalizzazione delle tecnologie è un dato di fatto, ed è diventata un’occasione per le aziende produttrici per imporre le proprie regole. Eppure su internet, più che capire a fondo la realtà, è più importante dire la nostra, preoccuparcene e sentire come la pensano gli altri, in un dilagare di "opinionanismo", una via di mezzo tra onanismo e opinionismo per cui: «qualsiasi idea tu abbia, va bene per internet!». 

Tecnocrazia è un saggio sul potere delle nuove tecnologie, quello che esercitano sulle nostre vite quotidiane, a partire da un “acconsento”. App sempre più evolute e social network sono entrati pervasivamente nelle nostre vite, condizionandole oltre misura. È un sogno che diventa un incubo e viceversa, per cui è quasi impossibile stabilire con certezza chi siano i buoni e chi i cattivi. Internet ha finito per indurre e mettere in circolo non solo comodità e conoscenza, ma anche fake news, paure recondite e bias cognitivi condizionanti, in grado di generare vere e proprie superstizioni digitali.

Salvatore Capolupo (1979, Vibo Valentia) è un ingegnere informatico, consulente, blogger e docente di scuola secondaria, oltre che appassionato attore e factotum teatrale. Immerso nel contesto di internet fin dai suoi albori, gestisce vari blog su nuove tecnologie, finanza e cinema, tra cui lipercubo.it. Nel 2021 ha pubblicato Tecnofobia, il suo primo libro.



17 November 2023

LA BUFERA È IL MIO VIOLINO: L'ULTIMA NOTTE DI ESENIN - Pierpaolo Capovilla, Luca Moccafighe, Paki Zennaro

 

Sergej Esenin, nato nel 1895 in un villaggio delle campagne di Ryazan, è stato un poeta che ha saputo catturare l'anima russa con la sua poesia intrisa di malinconia e disillusione, riflesso della sua tormentata esistenza. La sua abilità nel dipingere immagini vivide e commoventi attraverso le parole ha conquistato il cuore di molti lettori, rendendolo una figura iconica della letteratura russa del XX secolo. Tuttavia, dietro la bellezza dei suoi versi si celava una profonda sofferenza interiore, che si rifletteva nelle disperazione e nella nostalgia presenti nelle sue poesie. Il suo corpo esanime fu ritrovato la mattina del 28 dicembre del 1925, impiccato con la cinghia di una valigia ai tubi del riscaldamento, con un profondo taglio sul braccio destro al di sopra del gomito e un livido sotto l'occhio sinistro. La sua morte prematura ha aggiunto un'ulteriore dimensione di tragedia alla sua biografia, lasciando il racconto delle ultime ore del poeta avvolte nel mistero.

Proprio dalle ultime ore di vita di Esenin hanno preso spunto Capovilla, Moccafighe e Zennaro, per quello che è a tutti gli effetti un progetto sinergico e sinestetico capace di riunire poesia, teatro, musica e letteratura. La bufera è il mio violino: L'ultima notte di Esenin è infatti un dramma per sola voce scritto da Luca Moccafighe, interpretato da Pierpaolo Capovilla e musicato da Paki Zennaro, in cui si ripercorrono le ultime ore di vita del grande poeta russo, mescolando i suoi versi, i suoi numerosi amori e i suoi ricordi sia dolci che amari. Il volume infatti è corredato da un file multimediale che arricchisce l’esperienza del lettore dandogli accesso all’audio della lettura musicata, interpretata da Pierpaolo Capovilla, a ricordarci la grandezza della poesia russa e il dramma di un uomo dotato di una personalità complessa.

PIERPAOLO CAPOVILLA: una delle voci più importanti della musica alternativa italiana, grazie a Il Teatro degli Orrori prima, e l'attuale gruppo de I Cattivi Maestri, è anche performer dal vivo di successo di testi di Pasolini, Majakovskij e Artaud.

LUCA MOCCAFIGHE: autore di saggi come quello su Benjamin Fondane, e romanzi quali Ombra mai fu e Camera Oscura, ha tradotto anche scrittori come Jack London, Georg Buchner e Aleister Crowley.

PAKI ZENNARO: musicista poliforme, autore di colonne sonore di film quali Piccolo sole. Vita e morte di Henri Crolla e L'uomo segreto.


12 May 2023

CAMERA OSCURA - Luca Moccafighe



 COPERTINA:

RICCARDO CECCHETTI E SIMONA CAPRIOLI


Lo smarrimento non sempre ha un'accezione positiva, può invece rivelarsi fatale: è quanto accade ai protagonisti delle due vicende qui raccontate, solo in apparenza distanti nei luoghi e nel tempo. Quando l'abisso non solo ci sta guardando, ma forse ci sta venendo incontro. 

Il libro si compone di due racconti, entrambi ci svelano la storia dei protagonisti soprattutto attraverso le loro lotte. Il primo cerca di arrivare al lavoro mentre continua a perdersi per la città in una serie di inconvenienti che sembrano non farlo arrivare mai. Il secondo, un parroco di campagna, vive uno smarrimento che assume maggiormente i connotati della ricerca interiore. Il lettore di Camera Oscura viene trascinato in una serie di accadimenti che sviano continuamente i protagonisti dai loro obiettivi. Sono così i personaggi di Moccafighe, in lotta tra il libero arbitrio e il sentirsi in balìa degli eventi.

Luca Moccafighe, nato nel 1969 a Torino, ha pubblicato saggi su Jeff Buckley, Dario Fo, Nick Cave, ha tradotto Jack London, Georg Buchner, Aleister Crowley e Lawrence Ferlinghetti. Il suo ritratto romanzato di Benjamin Fondane è stato selezionato come libro del giorno dalla redazione di Qui Comincia, Rai Radio3. Nel 2020 ha pubblicato Ombra mai fu, la sua prima prova di narrativa pura


06 May 2023

BACI DA VARIGOTTI - Lorenzo Giorda

Osvaldo Furiosi nella vita ha scelto sempre la strada più comoda: il lavoro da impiegato, sposa una donna che lo comanda a bacchetta, segue ogni giorno le stesse abitudini, i soliti amici del bar e l'immancabile periodo balneare sulla Riviera ligure. Proprio alla vigilia delle vacanze estive, la sua metodica esistenza viene sconvolta da una penna magica e da alcune cartoline con potere divinatorio, che trascineranno il buon Osvaldo in una divertentissima favola contemporanea, all'interno della cornice di una magica Varigotti. 

Lorenzo Giorda (Rivoli 1963), conosciuto negli ambienti musicali come Lord Theremin, è un polistrumentista che ha partecipato a svariate produzioni, e ha creato colonne sonore per performance, film muti e spettacoli teatrali. Ha partecipato a festival europei e nazionali, tra cui la Biennale di Venezia. La sua principale occupazione è lo studio, la sperimentazione e la diffusione del theremin. Ha scritto una favola per resistere alla pesantezza del mondo.

«Finita la pasta e sorseggiato con calma l’ultimo goccio di vino, rimase immobile sulla seggiola, fiocamente illuminato dalla lampada da tecnigrafo applicata allo scrittoio. Si sarebbe dovuto mettere a scrivere alacremente per recuperare il tempo perduto. Invece, si alzò e si diresse con calma verso la cucina per posare il piatto vuoto e riempire di nuovo il bicchiere da portare allo scrittoio. Calmo, pacato come non era mai stato, cominciò a scrivere la sua nuova vacanza».



03 May 2023

MEGLIO UN DEMONIO CHE UN CRETINO - Anacleto Verrecchia

 AFORISMI E PENSIERI

A CURA DI 
DARIO STANCA

COPERTINA: 
RICCARDO CECCHETTI




«L’uomo è qualche cosa in più o di sbagliato. Meglio toglierlo di mezzo»: questa l’idea che sta al centro del pensiero di Anacleto Verrecchia. Pensatore onesto, insofferente alle mode culturali, con uno stile lucido e dissacrante, si è impegnato in una proteiforme attività culturale: filosofo, scrittore, biografo e giornalista. Questo volume vuole essere un omaggio alla sua grande figura di intellettuale, attraverso una variegata raccolta di suoi aforismi, battute e pensieri fulminanti, tratti da opere divenute negli anni di difficile reperibilità.  Gli estratti sono stati selezionati da Diario del Gran Paradiso, Sulla filosofia da Università, Rapsodia viennese, Vagabondaggi culturali, La stufa dell’Anticristo e dall’opera postuma Lettere Mercuriali.


ANACLETO VERRECCHIA (Vallerotonda 1926-Torino 2012). Filosofo e germanista dallo stile inconfondibile, fu collaboratore di importanti quotidiani, quali La Stampa, Die Presse, Die Welt. Ha vissuto per lungo tempo a Vienna come addetto culturale presso l’Istituto Italiano di Cultura. Tra i suoi numerosi libri, tradotti anche all’estero, vanno ricordati quelli su Nietzsche, Schopenhauer, Giordano Bruno, Prezzolini e Lichtenberg. El Doctor Sax ha ripubblicato Cieli d’Italia (2019) e Diario del Gran Paradiso (2020), le due opere più intime e con valore letterario della produzione di Verrecchia.


«Tutti gridano al miracolo di Fatima e corrono a inginocchiarsi dinanzi alla Madonna che là, secondo leggenda, sarebbe apparsa ad alcuni pastorelli analfabeti e probabilmente allucinati. Strane, queste Madonne: non compaiono mai a un filosofo o a uno scienziato, ma sempre a pastorelli o a scimuniti».





23 February 2023

POESIA E PAZZIA - Leopoldo María Panero

TRADUZIONE:

NOEMI NERI


COPERTINA:

RICCARDO CECCHETTI


Poesia e Pazzia, volume impreziosito dalla copertina dell’illustratore Riccardo Cecchetti, raccoglie le opere composte dal poeta Leopoldo María Panero durante la reclusione all’interno del Manicomio di Mondragón. Figlio e fratello di poeti, conduce una vita turbata dalla depressione, l’alcol e la droga. Panero passa la maggior parte della propria vita all’interno di ospedali psichiatrici dove mantiene vivo il suo interesse per la lettura e la scrittura. Sarà a Mondragón che darà vita alla raccolta di poesie proposta in questa edizione, tradotta da Noemi Neri, con testi, disegni e riflessioni degli ospiti del manicomio. A corredo dell’opera la prefazione di Wences Ventura, l’ultima intervista al fratello Michi Panero e le fotografie di Collage panerista desencantado, che ci mostra la quotidianità e le bizzarrie di quella che è stata, a tutti gli effetti, una famiglia di poeti.


Leopoldo María Panero (Madrid 1948 - Las Palmas de Gran Canaria 2014), traduttore, narratore, saggista, è considerato tra i più significativi poeti contemporanei spagnoli. Figlio del poeta Leopoldo Panero e Felicidad Blanc, fratello dei poeti Juan Luis e Michi, studia Lettere e Filosofia a Madrid e Filologia francese a Barcellona. Negli anni '70 entra per la prima volta in un ospedale psichiatrico, e dopo ripetuti ricoveri, decide volontariamente di vivere il resto della propria vita all’interno di una struttura come ospite, con libertà di uscita. Tra le opere tradotte in italiano: Senz'arma che dia carne all'imperium (S.E.F., 2010), Peter Pan non è che un nome (Il ponte di sale, 2011), Poesia dell’intimità (Medusa, 2013).